Gli anziani in casa con noi
Una lunga vita è un grande dono. Eppure, la longevità mescolata con la denatalità sta provocando in Italia un rapido aumento della popolazione più anziana. Oltretutto, i tempi di lavoro stanno diventando sempre più frenetici e molte famiglie, pur volendo, non riescono più ad accudire i loro nonni. Sembra di riascoltare il monito del salmista: «Non gettarmi via nel tempo della vecchiaia, non abbandonarmi quando declinano le mie forze» (Sal 71, 9). Dobbiamo ammettere che questo è il conto salato che paghiamo tutti per una società che vive il gelo dell’inverno demografico. È chiaro che, quando ci sono fratelli e sorelle, è più facile provvedere a chi ha bisogno di cure. C’è però un’opportunità in questa situazione: far scattare una nuova solidarietà fra le generazioni. Non possiamo aspettarci soltanto nuovi legittimi servizi da parte delle istituzioni civili. Tantomeno, possiamo pensare di risolvere il problema solo grazie a chi viene a vivere in Italia per accudire i nostri. Gli anziani sono la memoria viva di un popolo e il segno di come è custodita la dignità umana. Proviamo allora a costruire insieme «una Chiesa che sfida la cultura dello scarto con la gioia traboccante di un nuovo abbraccio tra i giovani e gli anziani!» (AL 191).