Gli angeli di Twardowski

Non voleva essere chiamato poeta, Jan Twardowski, si definiva un sacerdote che scrive versi. In Polonia sono in pochi a non conoscerlo, pochissimi. Provate a recitare, al primo polacco che incontrate, l’incipit del verso iniziale della poesia più famosa di Twardowski: Sbrighiamoci ad amare gli uomini…, il polacco proseguirà: vanno via così in fretta. Jan Twardowski amava gli angeli, quelli scolpiti nel legno che abitavano nella sua stanza, e quelli scolpiti nelle parole, abitanti dei suoi libri. Ha dedicato loro numerosi versi.Versi come questi (1). Sullo spillo Va in giro per il mondo l’Angelo Custode rassetta dopo gli amori caduti a pezzi raccoglie briciole di pane per il passero perché nulla vada perduto lettere di andata e ritorno telefoni da orecchio a orecchio piccoli ricordi buffi che erano commozione un appunto con la data dell’incontro nascosto nel bollitore ferite dopo il riso liti non si sa per cosa rancori come singole api asini amoreggianti tutto sullo spillo ciò che sembrava ormai per sempre in fine saggezza che non di questo si tratta gioia di amare ciò che è impossibile L’angelo serio e le domande poco serie Sei diventato angelo solo dopo averci riflettuto a lungo invece dell’anulare hai solo l’indice confessi solo i peccati gravi perché quelli leggeri sono difficili da sollevare batti le mani quando guardi all’agonia come ad una situazione estrema non piangi mai per non sorridere mai sei capace di ascoltare attentamente senza motivo non ti stringi per non andartene non hai nostalgia del corpo del sorriso umano delle mani giunte a caminetto del fringuello che a settembre lascia i giardini del mendicante che chiude le palpebre del coleottero con le zampe giallorosse di ogni secondo sempre ultimo del caduco dunque prezioso? Nessun angelo aiutò Quando moriva in croce non accadde un miracolo nessun angelo aiutò la pioggia non lavò il capo il fulmine a bocca aperta colpì altrove la Madonna sollecita non arrivò in tempo col miracolo credere vuol dire confidare quando miracoli non ci sono il miracolo vuole il meglio ma rende difficile la fede Angelo Ci sono attimi in cui ci si allontana dagli Angeli Custodi perfino dai Cherubini da quelli in alto da quelli vicino – a Gesù uomo giù in basso sulla terra l’Angelo non capisce perché non fu appeso in croce e conosce un amore facile perché non ha corpo Serenità dell’angelo Serenità dell’angelo ché tutto è nelle mani di Dio e noi abbiamo paura il più delle volte di noi stessi e di così poco

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