Gli amori folli
L’anziano Resnais è un grande, perché mira al di là delle azioni mostrate.
Un portafoglio, rubato a una donna e ritrovato da un signore, motiva la condivisione di una sorte. L’anziano Resnais è un grande, perché mira al di là delle azioni mostrate. Che appaiono non legate da chiara continuità narrativa, imprevedibili e somiglianti alle volute aeree del finale. Angolazioni inusuali, dialoghi non coerenti, impulsi irragionevoli, «come quei semi che germogliano dove nessuno si aspetterebbe». Non guidati da un destino misterioso, ma dal caso. Comunque, una visione non disperata, ma raffinata, intellettuale e poetica. E sincera sulla situazione esistenziale umana, che rimanderebbe alla fede.
Regia di Alain Resnais; con Sabine Azéma, André Dussollier
Valutazione della Commissione nazionale film: complesso, problematico (prev.).