Giustizia di rigore
La squadra più forte di tutte, diciamolo apertamente, è la Germania. Quella che gioca meglio, però, è senza dubbio l’Italia. E questa è già una grande notizia, soprattutto se si considera da dove eravamo partiti (0-
È successo con la Croazia, messa sotto sul piano del gioco (finché le gambe hanno retto) ma trovatasi a festeggiare un pareggio a dir poco insperato; è successo, ancor di più, domenica con l’Inghilterra. Un dominio incontrastato (salvo qualche sprazzo inglese qua e là) dall’inizio alla fine, una marea di palle gol non trasformate, e la sensazione che – col passare dei minuti – non fosse proprio serata.
Quante volte, infatti, la squadra meno forte è riuscita a strappare un pareggio per poi gioire ai calci di rigore? E in quanti hanno pensato che sarebbe andata così anche stavolta? Ieri, però, è andata diversamente. Ieri un successo dell’Inghilterra sarebbe stato semplicemente ingiusto. Così, l’inerzia dei tiri dal dischetto è cambiata al momento giusto, dopo che l’errore di Montolivo pareva quasi una sentenza. Poi, però, la lucida follia di Pirlo, la traversa di Young e le porte della semifinale che si schiudono. Giusto così: a volte anche nel calcio vincono i più bravi.