“Giubileo è cultura”, in cammino verso l’Anno Santo

L’Anno Santo costituirà un momento significativo per la pastorale delle Chiese particolari, perciò si è avvertita «l’esigenza di estendere l’esperienza anche alla dimensione culturale», ha ricordato mons. Fisichella. Tante e varie le iniziative artistiche che accompagneranno l'attesa verso il 2025
Monsignor Rino Fisichella nel duomo di Napoli dove ha partecipato ad un incontro sul Giubileo del 2025. , 9 marzo 2024 ANSA / CIRO FUSCO

Valorizzazione dei luoghi della Roma cristiana e pagana, riqualificazione delle strutture per l’accoglienza di pellegrini e cittadini, interventi per la cura del territorio, manutenzione straordinaria delle linee della metropolitana… Mentre a Roma si moltiplicano i cantieri per realizzare le opere pubbliche in vista del Giubileo 2025, il Dicastero per l’Evangelizzazione presenta le iniziative che dovranno scandire l’anno in corso e condurre i pellegrini verso l’apertura della Porta Santa nella notte di Natale 2024.

Sono già stati presentati i sussidi che stanno accompagnando il 2024, anno che papa Francesco ha voluto dedicare alla preghiera in preparazione al Giubileo, la cui Bolla di indizione sarà pubblicata il prossimo 9 maggio.

«Il Giubileo possiede anzitutto una profonda valenza spirituale», ha sottolineato mons. Fisichella, pro-prefetto del Dicastero dell’Evangelizzazione nel corso della conferenza stampa di presentazione degli eventi culturali per la rassegna “Giubileo è cultura” in programma nel 2024. «La dimensione pastorale dell’Anno Santo, comunque, non si limita alla sola esperienza di preghiera, ma si estende alla componente spirituale di tutta la persona e di ogni persona». L’Anno Santo costituirà un momento significativo per la pastorale delle Chiese particolari, perciò si è avvertita «l’esigenza di estendere l’esperienza anche alla dimensione culturale che per sua natura si estende verso tutti e diventa un vero veicolo di condivisione di valori che precedono la fede», ha ricordato mons. Fisichella.

A tal fine, si è costituita una Commissione culturale per proporre iniziative di carattere culturale: la Rassegna musicale, il cui motto “Armonie di speranza” esprime i sentimenti di speranza veicolati dalla musica; le mostre, dal titolo “I cieli aperti”, a indicare l’orizzonte trascendente verso cui ciascuno è chiamato a tendere con la speranza.

Tre i concerti in programma nei prossimi mesi: il 28 aprile presso la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, il Messiah di G.F. Haendel, sarà eseguito dall’Ensemble fiorentina dei Musici del Gran Principe, diretta dal Maestro Samuele Lastrucci.

Il 3 novembre, presso l’Auditorium di Via della Conciliazione, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal maestro Jader Bignamini, eseguirà la Quinta Sinfonia di Dimitri Shostakovich realizzata nel 1937.

Infine, il 22 dicembre, proprio in prossimità dell’apertura della Porta Santa, presso la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, la Cappella Sistina, sotto la direzione del maestro Marcos Pavan, si esibirà in diverse composizioni polifoniche di Palestrina, Perosi e Bartolucci.

Chagall e Dalì saranno gli indiscussi protagonisti delle rassegne di arte figurativa. «Un’opera d’arte, incontrata nel modo giusto, è una porta spalancata, un varco tra visibile e invisibile, materiale e soprannaturale», ha affermato don Alessio Geretti, curatore delle mostre e collaboratore esterno del Dicastero per l’Evangelizzazione.

A novembre 2025 è in programma una mostra sulle icone d’Oriente, 20 opere provenienti dall’Ucraina, dalla Russia e da vari Paesi del mondo, grazie alla collaborazione con i Musei Vaticani.

La nuova edizione della Mostra “Cento presepi in Vaticano”, quest’anno sarà organizzata in collaborazione con il Comune di Roma.

Anche il cinema farà parte del programma con la rassegna “Volti e controvolti della speranza”, che avrà luogo dal 14 al 21 aprile a Roma, presso la Sala della comunità Cinema delle Province.

Questi eventi, insieme a tante altre iniziative messe in campo in questo tempo, consentiranno a ciascuno di fare un’esperienza di fede e questo è l’auspicio di «dare voce alla speranza».

Per giovani e appassionati dell’ambiente digitale, è già presente online From Tourist to Pilgrim (basilicas.vatican.va), un mini-sito frutto di un’esperienza condivisa con un gruppo di giovani comunicatori coordinato dal Dicastero per la Comunicazione. Un portale che, attraverso i social e i podcast, vuole aiutare i visitatori delle quattro basiliche papali – San Pietro, San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano – a scoprirsi pellegrini oltre che turisti.

Il sito, realizzato in inglese, italiano, tedesco, francese, spagnolo e portoghese, vuole condurre anche un pubblico più giovane all’interno delle Basiliche per scoprirne arte, storia e testimonianze di santità. I ragazzi che hanno realizzato il portale hanno anche messo online le loro testimonianze personali invitando i pellegrini a condividere, attraverso i propri account social, la loro esperienza e a lasciare una testimonianza del loro pellegrinaggio, reale o digitale, attraverso l’hashtag #FromTouristToPilgrim.

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