Abbiamo acquistato ottime tute di seconda mano e una domenica di sole siamo partiti alla volta delle montagne più vicine, in Abruzzo. Finora i bimbi avevano toccato la neve una volta sola, quindi capivo bene la loro emozione in viaggio (un susseguirsi di «Quando arriviamo?», «Non c’è la neve…», «Dov’è la neve?»). Ci siamo fermati alla prima distesa bianca frequentata per lo più da famiglie e armati di un padellone di plastica (disco-slitta) e di molto entusiasmo, abbiamo iniziato a rincorrerci tra salite e discese fino all’ora di pranzo. Il ristorante più vicino era strapieno, meglio così, in una piccola osteria nel paese di Lucoli solo per noi (unici clienti) hanno cucinato ottime fettuccine ai funghi e un piatto di trippa per il papà. E il papà, un po’ più appesantito dell’andata, ha lasciato il volante a me, che ho goduto del ronfare dei passeggeri e di splendidi panorami al tramonto.

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