Giovani, ecologia e bellezza
È partito da Bari il Cantiere Francesco e verrà replicato a Foggia e Campobasso in concomitanza delle celebrazioni dei centenari francescani nei prossimi anni. L’idea, dell’ordine minore dei francescani di Puglia-Molise, ha riscosso interesse e partecipazione negli ecolab organizzati nelle piazze di Bari vecchia durante il weekend 22-24 settembre. Il Cantiere punta proprio ad abitare le strade incuriosendo, informando e sensibilizzando i cittadini ai temi lanciati da papa Francesco nell’enciclica Laudato sì.
Ecolab sul tema della lettura e l’ascolto di storie esperienziali e spirituali, passeggiate culturali tra le bellezze artistiche del capoluogo pugliese, laboratori di sensibilizzazione ai nuovi stili di vita determinanti nelle scelte quotidiane di una comunità, attività di clean-up nei luoghi della movida barese e sul tema economico hanno contribuito a rafforzare la rete comunitaria sull’impegno sociale e ambientale.
Davide Patruno, referente di Economy of Francesco che, a partire dall’innovativo evento del Cantiere Francescano barese, in cui ha tenuto il talk Into the Label dice: «Il connubio giovani ed ecologia produce bellezza. Se ne sono resi conto i baresi che hanno potuto apprezzare le iniziative previste dal Cantiere Francescano. Siamo abituati a votare per eleggere il consiglio comunale o per le governative, ma non ci rendiamo conto che, anche quando acquistiamo, possiamo premiare i valori e lo stile produttivo di un’azienda. Possiamo “votare col portafoglio”, essere consapevoli che fare la spesa è un’azione sociale. Da qui parte la cittadinanza attiva. Non esistono prodotti buoni o cattivi e il prezzo d’acquisto è un fattore determinate in questa selezione, ma si può essere parte attiva e consapevole di un processo che coinvolge consumatori ed aziende tale da modificare gli stili produttivi di un’impresa e modellare, così, la società in cui viviamo». Il Cantiere Francescano intende continuare a unire le forze e scovare dalle iniziative dal basso le opportunità per contrastare i problemi sociali e ambientali realizzando percorsi di ascolto ed esperienze di sinodalità, senza mai perdere la contagiosa “gioia francescana”.
In piazza Mercantile gli eco-point di associazioni hanno accolto e informato i passanti: da Libera al Tavolo Laudato sì fino alle piccole realtà associative e cooperative messe in campo dai francescani sul territorio. L’iniziativa ha valore di primo annuncio religioso, ma strizzando l’occhio alla rete comunitaria già attiva a livello sociale e ambientale, come afferma fra Antonio Lembo: «Questa esperienza è organizzata insieme alla Pastorale giovanile dei frati minori, ma coinvolge tutte le realtà associative vicine al nostro ordine, oltre a quelle diocesane».
Punta l’accento sullo stile collaborativo che ha rappresentato le fondamenta di questa iniziativa da applicare, però alla quotidianità, all’approccio degli stili di vita. «Particolare attenzione è posta alla tematica Giovani ed ecologia integrale – prosegue. Dobbiamo insistere per instaurare una rete solida, tessere relazioni per proseguire il percorso verso la conversione ecologica promossa da papa Francesco». È obiettivo del Cantiere, emerso dalla Laudato sì quello di sconfiggere le solitudini che hanno invaso le vite di molte persone.
Dell’ecologia integrale fra Antonio dice: «Proprio la Laudato sì ha spiegato che l’ecologia ha una dimensione che travalica l’idea del green. L’aspetto sociale, antropologico, economico camminano insieme a quello ambientale e devono entrare in connessione per sconfiggere le crisi attuali».
L’ecologia integrale mira allo sviluppo totale dell’uomo inserito come creatura all’interno del pianeta di cui è chiamato ad avere cura con tutte le sue potenzialità anche artistiche e creative. In quest’ottica le serate del Cantiere francescano sono state animate dagli artisti di strada e dallo spettacolo teatrale di Giovanni Scifoni sul tema della santità.
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