Giornata mondiale rifugiato, incontri e manifestazioni a Catania
Una serie di appuntamenti si è tenuta nei giorni scorsi per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato e per sensibilizzare la società civile sul fenomeno dei rifugiati e di coloro che, per fuggire dalle guerre, per persecuzioni, per motivi religiosi o per altre ragioni, chiedono asilo e accoglienza in Paesi diversi dai loro. A promuoverli la Rete del rifugiato – coordinamento di Catania, cui aderiscono diverse associazioni e movimenti della società civile ed ecclesiale etnea.
Il primo appuntamento è stato un incontro ecumenico e interreligioso di preghiera, svoltosi il 22 giugno presso il cortile dell’arcivescovado di Catania, guidato da mons. Luigi Renna, arcivescovo della diocesi etnea. Vi hanno partecipato le associazioni aderenti alla rete e i rappresentanti delle comunità etniche, di varie confessioni cristiane e delle diverse religioni presenti in città.
Il secondo momento si è svolto il 24 giugno sera presso la sede Cgil di Catania. La serata si è aperta con una conferenza dal titolo “Chiunque, ovunque , sempre … ognuno ha il diritto di essere protetto”, in cui sono intervenuti Riccardo Campochiaro, direttore del Centro Astalli di Catania, Clemente Sabba per Medu (Medici per i diritti umani) e Aurora Nicosia, direttrice di Città Nuova. Nella conferenza sono stati affrontati temi legali connessi all’accoglienza e alla concessione di asilo, temi sanitari connessi soprattutto ai traumi vissuti dai rifugiati e quelli connessi alla denuncia e alla proposizione di norme e procedure che favoriscano l’accoglienza e l’integrazione.
A seguire si è tenuta la intensa ed emozionante presentazione del romanzo “La tigre dal passo gentile” da parte dell’autrice Daniela Bignone (Città Nuova). La storia, che ripercorre l’esperienza di un giovane afgano dal portamento regale e dai modi gentili, ha permesso di rivivere il dramma dei rifugiati dalla partenza dalla loro terra alle incertezze e le speranze sul loro futuro.
A seguire nell’antico chiostro molti i momenti di festa, come i laboratori-gioco sul tema “Crescere come cittadini del mondo” (presenti bambine e bambini ucraini, cingalesi, africani ed italiani) col supporto delle riviste Big e Teens del Gruppo editoriale Città Nuova; danze dello Sri Lanka; laboratori di musicoterapia; una mostra fotografica.
La serata si è conclusa con una cena senegalese e musica con vari gruppi interetnici e band locali. La Giornata del rifugiato è stata un’occasione per ritrovarsi insieme per riflettere e pregare uomini e donne di diverse appartenenze nazionali e spirituali. La varietà non ha rappresentato un ostacolo, ma una ricchezza che può costituire una solida base affinché la celebrazione possa contribuire al raggiungimento della giustizia nei confronti dei rifugiati.
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