Giochi sotto l’albero

Giocare insieme crea comunione e fa sviluppare la fantasia e la comunicazione in maniera creativa. Friedrich Schiller arrivò persino ad asserire: L’uomo è veramente uomo intero quando gioca . Quasi una sfida questa tesi. Qualche volta si pensa di distendersi lasciandosi assorbire dai mezzi di comunicazione senza dover prendere l’iniziativa. Gli adulti, inoltre, tendono a lasciare i giochi ai bambini che invece sono molto felici e se la godono quando i genitori e i nonni giocano con loro. Giocare richiede però anche molte doti che Tommaso d’Aquino così descrive: Il vero sapiente deve ogni tanto allentare la morsa della tensione del suo spirito ed è proprio questo che avviene nel pensare ed agire in maniera giocosa. Quando sono stati spacchettati i doni natalizi e si è concluso il cenone di Natale, forse i giorni festivi lasciano un po’ di spazio libero all’homo ludens, all’uomo gioioso, così come lo storico olandese Johan Huizinga nel suo libro dallo stesso titolo descrisse già nel 1938 la nostra stirpe. Certo una possibilità è provare a giocare con giochi comunitari acquistati nei negozi. Ma sono tanti gli esempi di come sia possibile divertirsi servendosi di semplici cose di propria invenzione. Ne citiamo alcuni. I giochi qui elencati vanno bene per persone di diverse età e sono molto adatti ad essere usati nell’ambito della famiglia. • Si dipinge su un cartone color terracotta un grande albero di Natale e lo si ritaglia. Sui rami dell’albero si dipingono in forma di ornamenti natalizi dei campi di gioco, numerandoli. Essi possono essere parecchi. Accanto al numero si aggiunge una parola qualsiasi, per esempio oca all’arrosto. Si mette accanto a ogni campo di gioco uno stoppino. Sotto, sul tronco dell’albero che serve come punto di partenza per il gioco, ci sono le nostre figure: esse non devono essere più di sei. Poi il primo giocatore getta il dado e pone la prima figura sul campo corrispondente, accende il primo stoppino e deve inventare una storia, sulla base della parola scritta nell’ornamento natalizio. Può essere un giallo o una favola, come si vuole. Quando ha finito di raccontare la sua storia, o non sa come andare avanti, il secondo giocatore getta il dado e pone una figura in un altro campo di gioco. Anche lui accende lo stoppino e continua a raccontare la storia, durante la quale deve comparire la nuova parola citata nel campo di gioco. Se qualcuno ne raggiunge uno dove c’era un altro prima di lui, deve continuare a inventare la sua storia, citando nuovamente la stessa parola. Se un giocatore raggiunge l’ultimo campo di gioco, ricomincia daccapo. Il gioco si conclude quando tutti gli stoppini sono stati accesi. L’ultimo giocatore deve cercare di inventare la conclusione della storiella. • Una variante per i bambini fino ai 5 anni. Si dipinge su un foglio un grande albero di Natale; su un foglio a parte si annotano, una dopo l’altra, le cifre da 1 a 6. Per ogni numero si disegna qualcosa che il bambino deve dipingere poi sull’albero al posto indicato dal dado. Possibili parole sono: palloncini natalizi, candela, dolcetti, stelle, angeli, giocattoli, e così via. Ogni giocatore si alterna nel gioco finché l’albero è completamente addobbato e trova quindi posto come decorazione nella casa. • Per questo gioco c’è bisogno di carta da disegno e matite colorate. Ci si divide in due gruppi e si pensa ad alcuni proverbi, titoli di canzoni natalizie, film o serie televisive, possibilmente conosciuti da tutti. Se ne fa un lungo elenco perché ogni giocatore ne abbia a disposizione 2 o 3. Poi i due gruppi si ritrovano al tavolo e un giocatore del gruppo mostra ad uno dei membri dell’altro gruppo un bigliettino con uno dei proverbi o un titolo. Poi disegna su un foglio per il suo gruppo questo titolo. Entro due minuti al massimo il gruppo deve indovinare di cosa si tratta. Il tempo per indovinare viene fermato dallo stop. Se non è stato possibile indovinarlo, viene contato il tempo usato e resa nota la soluzione. Il tempo usato dai due gruppi per indovinare viene annotato e vince chi ha usato il tempo più breve. • L’atmosfera accogliente della festa di Natale stimola a raccontare storielle. Mentre si gustano mele al forno, vin brulè e dolcetti si può stimolare la fantasia con il seguente gioco: un membro della famiglia sceglie da uno dei tanti libri natalizi una storiella che nessuno dei suoi conosce. Essa viene letta fino al punto cruciale. A questo punto ogni giocatore diventa uno scrittore, immagina una possibile conclusione e la scrive. Al momento prestabilito tutti leggono la loro conclusione. Alla fine chi dirige il gioco sceglie la migliore.

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