Ghana e Nigeria si lanciano sulla valuta digitale

L’Africa guarda con interesse l’affermarsi delle valute digitali. In un continente dove solo il 15% della popolazione ha un conto bancario, c’è però una vastissima diffusione di smartphone. Il Ghana e la Nigeria vareranno a breve valute digitali legate alla moneta nazionale e tutelate dallo Stato.
La valuta della Nigeria è la Naira, ma il paese si appresta a varare la valuta digitale eNaira, foto Ap

Per facilitare lo scambio di valuta in un mondo economico in continua evoluzione, i Paesi africani stanno seriamente valutando di avere una valuta accessibile e pratica per tutti. Mentre il Ghana è il primo paese africano ad aver messo in cantiere, a giugno scorso, una valuta digitale (e-Cedi), la Nigeria ha deciso di lanciare eNaira il prossimo 1° ottobre.

Lo scorso giugno, il governatore della banca centrale del Ghana, Ernest Addison, ha rivelato che il progetto è in fase avanzata passando attraverso tre fasi: progettazione, implementazione e pilotaggio, prima di entrare in circolazione. Entro settembre, il paese è determinato ad entrare nella fase pilota.

Il continente africano offre enormi opportunità per la valuta digitale. Se l’Africa resta uno dei continenti meno bancari al mondo (solo il 15% della popolazione ha un conto in banca), il paradosso è che gli africani sono molto ben forniti di telefoni cellulari. L’e-Cedi digitale sarebbe quindi un futuro mezzo di pagamento elettronico su smartphone che potrebbe potenzialmente integrare e non sostituire le monete e le banconote oggi in circolazione. In questo modo gli utenti potranno trasferire denaro gratuitamente.

“Puoi registrare e-Cedi su qualsiasi dispositivo intelligente”, ha affermato la settimana scorsa Kwame Oppong, capo della tecnologia finanziaria e dell’innovazione presso la Bank of Ghana. “Fortunatamente per noi, abbiamo un sistema QR (Quick Response) unificato che consente a commercianti anche molto piccoli – micro-commercianti – di avere la possibilità di ricevere pagamenti in modo digitale”, ha affermato. La banca centrale del Ghana ha stretto una partnership con Emtech, una fintech startup statunitense che collabora con le banche centrali.

La Nigeria, nel frattempo, ha stretto una partnership con una società straniera nel settore “fintech”, e sarà pioniera in Africa, proprio come il  vicino Ghana. Dal 1° ottobre, i nigeriani potranno scaricare l’applicazione eNaira e finanziare i loro portafogli mobili utilizzando i loro conti bancari esistenti.

Le banche centrali di tutto il mondo stanno esplorando modi per creare versioni digitali delle loro valute di fronte all’aumento dei pagamenti web e all’interesse per criptovalute, stablecoin e altre iniziative finanziarie del Gafam (Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft) che stanno invadendo la società. A differenza delle criptovalute che subiscono un’elevata inflazione, grandi perdite e incertezze sui valori futuri, l’e-Cedi dovrebbe essere meno volatile in quanto sarà sostenuto dallo Stato. In caso di fluttuazioni del mercato, la banca centrale interverrà e troverà una soluzione duratura per sopperire all’instabilità del mercato. Secondo la Banca d’Inghilterra, la valuta digitale può arrivare a incrementare il Pil di un paese fino al 3%, perché riduce i costi di transazione associati ai trasferimenti di denaro.

Secondo uno studio di Statista, un gruppo tedesco di ricerca specializzata, nel 2020 la Nigeria si è classificata al terzo posto nel mondo per quanto riguarda le valute virtuali, dopo Stati Uniti e Russia. “I nigeriani investono in criptovalute per risparmiare denaro o per portare i loro fondi fuori dal paese”, ha affermato Ayodeji Ebo, gestore degli investimenti presso la società finanziaria Chapel Hill Denham, con sede a Lagos, la capitale economica della Nigeria.

Negli ultimi anni, la Banca centrale della Nigeria si era preoccupata dell’impatto delle criptovalute sulla sua economia, sostenendo che vengono utilizzate anche per il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. E ancora all’inizio di quest’anno, ha ricordato alle istituzioni finanziarie nigeriane “che l’uso di criptovalute è proibito” e ha ordinato loro di chiudere immediatamente i conti che le utilizzano.

La nuova valuta digitale eNaira non entusiasma comunque tutti gli addetti. Alcuni analisti stanno già mettendo in discussione il suo modello operativo, affermando che la Nigeria utilizza già una moltitudine di canali di pagamento elettronici, inclusi servizi bancari online e app mobili.

Nella corsa alla valuta digitale, sono diversi i paesi africani che stanno lavorando per sviluppare una propria valuta digitale. Sudafrica e Kenya stanno riflettendo sull’argomento, e il Marocco ha istituito una commissione di esperti. L’Africa non è quindi in ritardo rispetto alle grandi potenze come Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Brasile o Unione Europea. Per ora, però, solo le Bahamas hanno ufficialmente una valuta digitale nazionale.

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