Gbagbo assolto, Francia sconfitta
I giudici dell’Icc hanno ordinato l’immediato rilascio di Laurent Gbagbo, ex-presidente ivoriano, e di Charles Blé Goudé. I loro sostenitori hanno fatto esplodere la loro gioia. Ma lunedì, ad Abidjan, circa 200 persone si sono riunite per esprimere la loro ostilità a una possibile liberazione.
«È una vittoria della giustizia. È una vittoria della Corte penale internazionale e dei giudici, che hanno dimostrato indipendenza. È la vittoria di un uomo, Laurent Gbagbo, ingiustamente accusato, e infine, è la vittoria della sua squadra di difesa, che ha combattuto dall’inizio in questa faccenda», ha reagito l’avvocato Emmanuel Altit, capo della difesa dell’ex leader ivoriano.
«La Camera concede le richieste di assoluzione presentate da Laurent Gbagbo e Charles Blé Goudé (ex leader del movimento Young Patriots, fedele a Gbagbo) riguardo a tutte le accuse» contro di loro e «ordina l’immediata libertà dei due accusati», ha ribadito il presidente del tribunale Cuno Tarfusser.
Il primo ex capo di Stato consegnato alla corte, a 73 anni, è stato processato per crimini presunti commessi durante la crisi post-elettorale del 2010-2011, nata dal suo rifiuto di cedere il potere al suo rivale, l’attuale presidente ivoriano Alassane Ouattara. La violenza di quella crisi aveva fatto più di 3 mila vittime in 5 mesi. Gbagbo era stato catturato nel 2011 in un bunker presidenziale dalle forze dell’Onu, sotto pressione della Francia, sostenitrice del suo rivale, Alassane Ouattara.
La sentenza della Corte è una grave sconfitta diplomatica per la Francia e la sua discussa politica africana. Francia che continua a voler dire la propria, anche militarmente, nell’Africa francofona, come se fosse ancora un suo giardino esclusivo. Anche recentemente ha voluto dire la sua nel tentativo di colpo di Stato in Gabon. Si spera ora che l’assoluzione non abbia ripercussioni serie in Costa d’Avorio.