Il gasdotto sulla spiaggia

Tap, braccio di ferro tra residenti di Melendugno e governo

Si chiama Tap, Trans-Adriatic Pipeline, ed è il più grande gasdotto in via di costruzione  su suolo pugliese. Dal Mar Caspio al Salento, sarà lungo 878 km, e per far spazio ai tubi si sta procedendo a San Foca (Melendugno) all’espianto e allo spostamento di circa 200 ulivi.

Una follia, secondo le popolazioni del luogo, da settimane in scontro – anche fisico – con forze dell’ordine e governo. A quest’ultimo, secondo il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio, competono le autorizzazioni per l’infrastruttura, considerata strategica per la sicurezza energetica continentale. Una sentenza giunta ad aprile, sulla quale la Regione Puglia aveva riposto tutte le sue speranze. Invano. I giudici hanno sentenziato che è il ministero dell’Ambiente il «titolare di una facoltà di controllo, in ordine al rispetto di quanto previsto» nella valutazione di impatto ambientale. Via libera dunque ai lavori. La zona è stata completamente militarizzata.

Il dispiegamento di forze è stato tale da portare il sindaco di Melendugno, Marco Potì, a ironizzare su uno “sbarco in Normandia” per pochi ulivi e a puntare il dito contro i ministeri dell’Interno e dello Sviluppo economico perché «un’opera del genere non può essere fatta contro il volere della popolazione». «Non si protesta solo per un tubicino di gas, come dicono coloro che ignorano tutti gli aspetti di questo progetto – spiega il sindaco –, ma per difendere un territorio, la sua vocazione turistica, la salute, la sicurezza». A sostenere le proteste anche il presidente della Regione, Michele Emiliano: «Lo Stato sta imponendo un’opera pubblica in una delle più belle spiagge della Puglia, senza ascoltare la Regione che vorrebbe l’approdo del gasdotto a 30 km più a Nord – ha detto –. Comprendo la protesta dei cittadini, l’arroganza dello Stato li amareggia». I lavori di costruzione del gasdotto sono cominciati nel 2016. Lungo 878 km e profondo 820 metri, attraverserà la Grecia settentrionale, l’Albania e l’Adriatico per approdare sulla costa salentina di San Foca di Melendugno e collegarsi alla rete nazionale. Tra i principali azionisti di Tap ci sono le più importanti società del settore energetico: Socar, Snam, Bp, Fluxys, Enagßs e Axpo.

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