Gaia e Viola
Gaia, a dispetto del suo nome, era una trombetta triste. Se ne stava lì nel suo cantuccio e si domandava come mai ancora non poteva partecipare a nessun concerto, a differenza degli altri membri della sua famiglia, la famiglia Ottoni. La sua era infatti una famiglia molto importante nel Gran Regno della Musica, cui spettava il compito di aprire il concerto più importante dell’anno, quello di Capodanno, la cui solennità dipendeva in gran parte dalla famiglia Ottoni, per non parlare delle feste di paese, delle udienze e dei cortei, cerimonie in cui gli Ottoni erano a dir poco indispensabili! Immaginate un corteo reale senza lo squillo di trombe, ad esempio. Davvero non va! Gaia era nata da poco, ma già mostrava una vivacità impensata e doti di profonda musicalità. Le piaceva, infatti, ascoltare il ticchettio delle gocce di pioggia sulla finestra o il fruscio del vento tra le fronde degli alberi. Erano suoni che la colpivano e restavano impressi nella sua memoria.
Col tempo Gaia divenne sempre più curiosa, il suo passatempo preferito era ascoltare le prove che ogni sera ogni componente della sua famiglia doveva svolgere. Eh sì, dovete sapere che nel Gran Regno della Musica, tutti gli strumenti, prima di essere suonati, si esercitano in gran segreto per conto proprio ripetendo ognuno la propria parte, così che il musicista il giorno dopo non si trovi nei guai in caso di errore! E così ogni sera ogni famiglia si esercita in quella che si può definire la prova della prova generale. È un concerto segreto che si svolge di notte ma che nessun orecchio umano può ascoltare. È come una magia: ogni nota avvolge l’aria mentre dalle case ogni famiglia suona la propria parte. Infatti dalla stanza blu si poteva ascoltare il frastuono della famiglia Archi: Viola, la più giovane del gruppo, era ancora inesperta e ogni tanto tirava fuori qualche notina stonata che subito volava fuori a inondare l’aria e a rallegrare tutti. Anche lei era molto curiosa di tutti i suoni che le capitava di ascoltare e soprattutto era ansiosa di suonare, non ve deva l’ora di mo strare a tutti la sua abilità. Le piccole attendevano con ansia il momento in cui avrebbero potuto partecipare alle prove con tutti i componenti della grande orchestra.
Finalmente il gran giorno arrivò. Gaia era così emozionata! Nel gran trambusto iniziale, con sua grande sorpresa si accorse che Viola, come lei, aveva delle difficoltà. Decise di aiutarla. Nei giorni seguenti Viola e Gaia si esercitarono insieme: all’inizio le note si ribellavano e ticchettavano indocili sulla corda e nell’aria perché ogni strumento cercava di suonare per conto suo; poi pian pianino le note – che sono molto intelligenti! – cominciarono ad assecondare le due amiche che nel frattempo erano diventate inseparabili, proprio come una bella melodia e la sua armonia. Ognuna ascoltava l’altra e insieme componevano un disegno musicale che avvolgeva l’aria con la sua dolcezza. Intanto nel Gran Regno della Musica si trepi-dava perché il giorno tanto atteso sta va per arrivare: il gran concerto di Capodanno! Gaia era così nervosa che divenne più squillante del solito e a Viola le sue corde divennero tesissime come mai prima d’ora! Era tutto pronto. Gli strumenti accordati. Un attimo di silenzio e.. Tic! La bacchetta del maestro ticchettò e la grande sala risuonò di una musica incantevole.
Tutti nel Gran Regno della Musica ricordano ancora oggi quel concerto meraviglioso… perfino le note stesse che, finalmente soddisfatte, non si limitarono a risuonare ma – indovinate un po’? – dal pentagramma strizzarono un bell’occhiolino a Gaia e Viola che custodivano il segreto di un’armonia nascosta!