G7 dei trasporti a Cagliari

Il tema era più che mai interessante: "Riscoprire il valore sociale delle infrastrutture", con particolare attenzione alla mobilità e all’analisi dei problemi di accessibilità, equità, coesione sociale e sostenibilità. E farlo in Sardegna è stata una grande opportunità per l'isola

C’è chi lo ha definito un ossimoro, chi invece già da febbraio aveva sorriso alla scelta fatta ma il G7 Trasporti svoltosi a Cagliari alla fine è stata invece una formidabile vetrina per la città e per la Sardegna, un’opportunità per evidenziare anche le criticità del sistema isolano dei trasporti.

L’ex Manifattura tabacchi, a pochi passi dal porto, è stato il cuore pulsante di questo appuntamento, che ha visto il ministro delle Infrastrutture, Gianfranco Delrio, fare gli onori di casa. Oltre alla commissaria europea Violeta Bulc, erano presenti i rappresentanti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.

Il tema era più che mai interessante: “Riscoprire il valore sociale delle infrastrutture”, con particolare attenzione alla mobilità e all’analisi dei problemi di accessibilità, equità, coesione sociale e sostenibilità.

Transport G7 Meeting in Cagliari, Italy

Dopo una giornata e mezzo di lavori i principali punti della dichiarazione finale congiunta si possono sintetizzare nel valore strategico degli investimenti in progetti infrastrutturali di alta qualità, nell’innovazione come strumento per il sostegno alla crescita economica, riconoscendone il valore sociale per garantire la crescita del benessere collettivo, nell’impegno a facilitare l’accesso ai servizi per la salute e l’educazione e di agevolare l’integrazione delle persone, riducendo il rischio di esclusione sociale.

Particolare attenzione è stata riservata nel corso del vertice alla selezione basata su una corretta analisi costi-benefici dei progetti che garantiscano maggiori benefici in termini di valore aggiunto, agevolando la partecipazione e il coinvolgimento nelle differenti fasi decisionali di stakeholder, ovvero dei portatori di interesse che influenzano un’iniziativa economica, e delle comunità locali. Nel rispetto delle rispettive esperienze, il documento sottoscritto prevede poi l’avvio di un gruppo di lavoro sullo sviluppo delle infrastrutture per lo scambio di buone pratiche in tema di pianificazione, finanziamento e implementazione di progetti infrastrutturali.

Il vertice è stata anche l’occasione per regioni insulari come Sardegna, Corsica e Baleari di presentare un pacchetto di richieste, Tre le principali: le Baleari hanno proposto di riperimetrare i criteri del regolamento di cooperazione europea sulle regioni ultraperiferiche, dalla Sardegna è arrivata la richiesta di modifica delle regole rigide comunitarie sugli aiuti di Stato, mentre la Corsica ha chiesto la creazione di un «metro-aereo» che colleghi le tre Regioni tra loro e le singole Regioni con le aree continentali del Mediterraneo.

Al termine del vertice il ministro Graziano Delrio nella conferenza stampa conclusiva si è detto soddisfatto. «Oggi a Cagliari abbiamo preso l’impegno di promuovere infrastrutture sempre più sicure che distribuiscano più opportunità alle persone. Ognuno ha condiviso il Nord e il Sud dei propri Paesi, le difficoltà e siamo arrivati alla conclusione che le infrastrutture devono essere ben pensate, anche attraverso la promozione di partenariati con risorse private».

Dal ministro impegni anche per l’Isola. «Entro il 2019 – ha detto Delrio – la Sassari-Olbia sarà completata, da qui a tre anni gran parte dei lavori della linea ferroviaria dell’Isola saranno realizzati e la nuova continuità partirà dopo l’estate». «Organizzare il summit a Cagliari è stato un segnale di impegno – ha concluso -, resta il fatto che il nostro Paese ha investito poco in passato in ferrovie regionali, ma adesso siamo impegnati a recuperare il tempo perso».

Soddisfatto anche il presidente della Giunta Pigliaru. «Abbiamo trovato – ha detto Pigliaru – una porta aperta per il nostro G3 Corsica- Baleari-Sardegna per chiedere al G7 di riconoscere l’insularità come caso speciale e mi pare sia andata molto bene. Abbiamo concordato con il ministro che costruiremo un percorso comune per andare a Bruxelles accompagnati dai rispettivi Stati che condividono con noi i termini del problema».

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