G.E.G.: giovani genovesi per una nuova economia
I giovani vogliono il cambiamento: nasce G.E.G. (Giovani economia Genova), un collettivo di associazioni del capoluogo ligure, che promuove lo sviluppo di una nuova cultura economica che pone al centro la persona, il rispetto dell’ambiente e il benessere animale. G.E.G. inizia il suo percorso di impegno sociale e lo fa appoggiando e promuovendo l’attività della Marca del consumatore.
G.E.G. nasce da quattro associazioni, che a loro volta hanno coinvolto altre realtà locali, arrivando a superare la dozzina di organizzazioni aderenti, sotto la guida di Giovanni Battista (Bacci) Costa, imprenditore e presidente di NeXt. «L’obiettivo è quello di promuovere il messaggio che una nuova economia, più attenta all’individuo, è possibile – racconta Alberto Cattaneo, membro di G.E.G. e del comitato didattico della scuola di formazione politica Poliedri che ha preso parte al progetto –. Il cambiamento può partire dai giovani, che con il loro entusiasmo, le loro idee e le loro capacità comunicative, possono trasmettere ai coetanei, e non solo, questo nuovo paradigma». Le pratiche dell’economia civile sono state pensate nel Settecento dal napoletano Antonio Genovesi. Il principio fondamentale è che noi siamo la domanda di mercato e possiamo influenzare le strategie produttive e le scelte di fornitura delle aziende dalle quali acquistiamo tutti i giorni. Così facendo, si orientano i sistemi economici verso il bene comune.
Ascolta: “Intervista (integrale) a Bacci Costa, presidente di NeXt Nuova economia per tutti“
«La Marca del consumatore – continua Cattaneo – vuole essere motore di questo cambiamento, da un mercato in cui i prezzi sono più bassi per strizzare l’occhio ai consumatori a un sistema in cui il cittadino, consapevole, orienta i propri sforzi per innescare un processo virtuoso. Per questo, come G.E.G., abbiamo deciso di appoggiare e promuovere le sue attività».
La Marca del consumatore permette a chiunque, attraverso la compilazione di un questionario, di contribuire alla realizzazione di un prodotto che abbia dei criteri di sostenibilità socio-economico-ambientali. In questo momento, fino al 15 maggio, è possibile compilare sul sito della Marca del consumatore il questionario sulle uova. Per fare solo un esempio, il prezzo basso di questo prodotto viene consentito anche da un sistema per cui il pulcino maschio, improduttivo, viene letteralmente tritato vivo subito dopo la nascita. Con il questionario, ognuno, nel suo piccolo, può decidere se davvero vale la pena risparmiare qualche centesimo, consentendo questa pratica.
Dal sito della Marca del consumatore è anche possibile decidere democraticamente di quale prodotto realizzare un questionario per permettere al singolo e alla comunità di “costruirsi” un bene su misura. G.E.G. ha così un altro obiettivo, tutto genovese. «Come gruppo associativo locale avremmo piacere se la Marca del consumatore creasse un pesto genovese a filiera corta, che rispetti determinati parametri. Potrebbe essere utile per rendere più consapevoli gli imprenditori del nostro territorio, dando un esempio virtuoso», continua Cattaneo, che aggiunge: «Genova è stata foriera di tanti cambiamenti nel corso della storia e speriamo che G.E.G. possa essere forza catalizzatrice di un nuovo inizio. Il mio grazie va a Bacci Costa, che, nonostante appartenga a un’altra generazione, si è dimostrato sensibile alla causa dei giovani, coordinandoci e dandoci consigli»
Ascolta: Bacci Costa (NeXt): “L’economia sia al servizio della persona“
Le associazione che hanno aderito al progetto sono: NewGen, One hour for Europe, Poliedri, Frydays for future, Ucid, Next – Nuova economia per tutti, La Supernova, Unigeco, Genova che osa, Progetto policoro, Cvx, Il Polo positivo, Cgil, Cif, Confcooperative