Il futuro dell’Europa, una piattaforma digitale per i cittadini
Il 9 maggio 2021 sarà inaugurata la Conferenza sul futuro dell’Europa, che si prefigge l’obiettivo di offrire ai cittadini un ruolo più incisivo nella definizione delle politiche e delle ambizioni dell’Unione europea (Ue), migliorando la resilienza dell’Ue alle crisi, sia economiche che sanitarie. Costituirà un nuovo spazio d’incontro pubblico per un dibattito aperto, inclusivo, trasparente e strutturato con i cittadini europei sulle questioni che li riguardano e che incidono sulla loro vita quotidiana. La Conferenza sul futuro dell’Europa dovrebbe concludersi entro la primavera del 2022. Per la Conferenza sul futuro dell’Europa saranno organizzati molti eventi e dibattiti in tutta Europa e, inoltre, i cittadini potranno condividere le loro idee e opinioni attraverso una piattaforma digitale multilingue. La piattaforma è organizzata attorno a temi chiave: cambiamenti climatici e ambiente; salute; economia più forte ed equa; giustizia sociale e occupazione; Ue nel mondo; valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza; trasformazione digitale; democrazia europea; migrazione; istruzione, cultura, giovani e sport. Questi temi sono integrati da una sezione definita “altre idee”, dove i cittadini possono sollevare qualsiasi questione di loro interesse.
La piattaforma multilingue digitale è pienamente interattiva: le persone possono entrare in contratto tra loro e discutere le loro proposte con altri cittadini provenienti da tutti gli Stati membri, nelle 24 lingue ufficiali dell’Ue. La piattaforma garantirà piena trasparenza, poiché tutti i contributi e i risultati degli eventi saranno raccolti, analizzati, monitorati e resi pubblici. Le principali idee e raccomandazioni scaturite dalla piattaforma serviranno da spunto per i comitati europei di cittadini e le sessioni plenarie, in cui saranno dibattute per giungere alle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Inoltre, la piattaforma digitale fornisce informazioni sulla struttura e le attività della Conferenza sul futuro dell’Europa, è aperta a tutti i cittadini dell’Ue, nonché alle istituzioni e agli organi dell’Ue, ai parlamenti nazionali, alle autorità nazionali e locali e alla società civile e rispetta pienamente la riservatezza degli utenti e le norme dell’Ue sulla protezione dei dati.
Stando ai risultati del sondaggio dell’Eurobarometro sul futuro dell’Europa, svoltasi tra il 22 ottobre e il 20 novembre 2020 nei 27 Stati membri dell’Ue, pubblicati nell’imminenza della firma della dichiarazione comune sulla Conferenza sul futuro dell’Europa, il 92% dei partecipanti chiede che le decisioni relative al futuro dell’Europa tengano maggiormente conto della voce dei cittadini.
Secondo David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, «la piattaforma rappresenta uno strumento fondamentale per consentire ai cittadini di partecipare e dire la loro sul futuro dell’Europa. Dobbiamo essere sicuri che le loro voci abbiano un peso e che essi abbiano un ruolo nel processo decisionale, indipendentemente dalla pandemia di Covid-19. La democrazia europea, che è di tipo rappresentativo e partecipativo, continuerà a funzionare nonostante tutto, poiché il nostro futuro condiviso lo richiede».
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, lancia un appello alla partecipazione dei cittadini: «Salute, cambiamenti climatici, posti di lavoro sostenibili e di qualità in un’economia sempre più digitale, stato delle nostre società democratiche: invitiamo gli europei a farsi sentire, ad esprimere le loro preoccupazioni e a dirci in che Europa vogliono vivere. Con questa piattaforma dei cittadini diamo a tutti l’opportunità di contribuire a plasmare il futuro dell’Europa e a relazionarsi con altre persone in tutti i paesi europei. Si tratta di un’ottima opportunità per avvicinare in modo virtuale i cittadini europei».
L’auspicio è che questi buoni propositi non restino sulla carta, ma che la Conferenza sul futuro dell’Europa possa coinvolgere veramente i cittadini, contrastando il cosiddetto fenomeno del deficit democratico. In realtà, la partecipazione effettiva dei cittadini è cosa assai difficile, sia per il disinteresse che la maggioranza degli europei mostra verso le questioni europee, sia per la complessità dei temi trattati; la Conferenza sul futuro dell’Europa rischia di restare il solito esercizio di democrazia riservato a circoli ristretti o esperti, ma rappresenta pur sempre un momento importantissimo nella definizione dell’Europa di domani.