Fratelli sinceri
Nella conferenza stampa organizzata dal Centro anglicano di Roma nelle sale barocche di Palazzo Pamphilj, l’arcivescovo Rowan Williams e i due cardinali Walter Kasper (Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani) e Cormac Murphy-O’Connor (arcivescovo di Westminster) si presentano al pubblico di giornalisti in massima parte inglesi (purtroppo agli italiani l’ecumenismo interessa poco) forti di una reale amicizia, che traspare dai loro gesti e dalla semplicità della reciproca accoglienza. Paiono fratellini sinceri, sentenzia il corrispondente della Bbc. Non ha torto. Come non ha torto nemmeno un noto vaticanista italiano, allorché sottolinea l’assenza di paura nell’evidenziare quel che ancora divide. Due aspetti che non paiono contraddittori, al termine della lunga visita del primate anglicano nella capitale italiana. Momento culmine della visita è naturalmente l’incontro con Benedetto XVI, in occasione dei quarant’anni dello storico incontro tra l’allora arcivescovo di Canterbury, Michael Ramsey, e Paolo VI. Incontro che ha aperto una nuova epoca nei rapporti bilaterali, dopo la rottura verificatasi nel lontano XVI secolo. È stata una visita piena di grandi promesse, perché la Comunione anglicana e la Chiesa cattolica hanno fatto dei passi nella ricerca della piena unità visibile , sostiene Williams. Il mondo ha bisogno della nostra testimonianza e della forza che deriva da una proclamazione unanime del Vangelo – ricorda da parte sua il papa -. Le enormi sofferenze della famiglia umana e le forme di ingiustizia che affliggono la vita di così tante persone rappresentano una chiamata urgente alla testimonianza e al servizio condivisi. Proprio per questo è importante che continuiamo il nostro dialogo. Il papa ricorda altresì come negli ultimi anni lo stesso arcivescovo ha parlato apertamente delle tensioni e delle difficoltà che assediano la Comunione anglicana e quindi dell’incertezza del futuro della Comunione stessa. Sullo sfondo, ovviamente, i problemi relativi ai ministeri ordinati in ambito anglicano: l’ordinazione di donne sacerdote nel 1992, la designazione di un vescovo omosessuale nel New Hampshire nel 2003, la nomina a presidente della Chiesa episcopaliana degli Usa di una donna. Si deve sperare che il lavoro del dialogo teologico, che aveva registrato un grado non indifferente di accordo su queste e su altre importanti questioni teologiche, continuerà a essere preso sul serio nel vostro discernimento , auspica perciò Benedetto XVI, assicurando che in queste deliberazioni vi accompagniamo con una sentita preghiera. Nelle parole di Rowan Williams si coglie la sofferenza per la situazione difficile sia nell’anglicanesimo che nei rapporti cattolico-anglicani. Ma mai vuole derogare da quello spirito fraterno che permetterà di continuare insieme il viaggio d’amicizia iniziato. Concludendo in conferenza stampa con queste parole: La speranza per il futuro ci viene anche da questa fraternità evidente.