Francesco, semplicemente

Papa Francesco prega

Il più semplice dei nomi: Francesco. Nome caro, familiare, che profuma di gioia e di autenticità. Nome riconoscibile da tutti e da tutti amato. Un nome che risveglia ricordi antichi, di fanciullezza, ma che mette in moto risonanze nuove. Lascerò parlare qualcuna di queste pennellate primaverili, che la freschezza dello Spirito ha suscitato. Lasciamole espandersi.

Gli occhi di tutti erano fissi sopra di Lui. (Lc 4,20)

Giovani, bambini, nonni, genitori di tutto il mondo, con lo sguardo rivolto ad un tetto e ad un camino. Chissà se a Betlemme nella grotta, vicino alla mangiatoia, c’era un fuocherello ad incensare la cometa. Gli occhi di tutti: anche in metropolitana, giovani col piercing, ma con l’Ipad condiviso con i vicini. Perché tutti vuol dire tutti. Perché non era fumo bianco o nero. Era Gesù per noi. Fratelli e sorelle, buonasera. Sì…i fratelli cardinali sono andato a prenderlo lontano. In un’altra patria. Celeste.

Ogni ginocchio si piegherà davanti a me. (Rm 14,11)

Papa Francesco, e poi subito…ci hai fatto pregare. E’ stato bellissimo, commovente. Un’intera piazza in silenzio. Il silenzio dell’attesa, il silenzio di Dio, un silenzio che si riempie di dono. Ognuno avrà ricevuto il suo. Ma il primo ginocchio che si è piegato, è stato il tuo. Ogni ginocchio: tu il primo. Primo nel servizio, nella testimonianza, nella carità. Vento di primavera, vento di novità. Che lascia senza parole, a bocca aperto. Tu che ti inginocchi davanti a noi. Lavanda di piedi.

Attirerò a me tutte le genti (Gv 12, 32).

L’Angelus di domenica. Sveglia presto, seguire una voce che attira, e poi scoprire di non essere soli, ma con una folla intera contenta, che sente che riceverà, ed è grata. E poi tu di nuovo, semplicemente: buongiorno. E poi, subito: Dio ci perdona sempre, siamo noi che ce ne dimentichiamo. Sì, Dio ci ama immensamente. E tu lo sai, papa Francesco. Grazie per avercelo detto di nuovo, per avercelo ricordato. Sì…c’è qualcosa di fresco, di nuovo nell’aria: Gesù. Perché Gesù è sempre nuovo.

Papa Francesco: parole semplici le tue, ma ricche di vita. Di una vita antica, che già ci è stata donata. Una vita che è di nuovo spuntata. Di parole che si sono di nuove germogliate. Anche in me.

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