Francesco scrive all’imam di al-Azhar
A seguito dell'attentato alla chiesa copta di Alessandria d'Egitto nella notte di Capodanno del 2011, Benedetto XVI aveva fatto appello alla protezione dei cristiani locali. Negli ambienti musulmani del Cairo, che si trovavano già coinvolti nelle tensioni che avrebbero portato alle manifestazioni con le dimissioni di Mubarak, il messaggio del papa era suonato come una indebita interferenza occidentale. A seguito di questo, il grande imam di al-Azhar, al-Tayyeb, era tornato a sollevare il controverso discorso pronunciato da papa Ratzinger a Ratisbona alcuni anni prima, chiedendo le scuse di Benedetto XVI.
Questa situazione aveva portato a una dolorosa rottura fra le autorità dell’università islamica di al-Azhar, al Cairo, e il Vaticano. L’università è la principale istituzione culturale dell’Islam sunnita e come tale un punto di riferimento importante, sebbene non riconosciuto da tutti anche all’interno del mondo musulmano.
Alcune agenzie di stampa, fra cui www.abouna.org, il più importante sito cattolico in lingua araba, www.ilmondo.it e www.vaticaninsider hanno pubblicato in questi giorni la notizia che papa Francesco ha inviato un messaggio a Ahmed al-Tayyeb, grande imam di al-Azhar, esprimendo il rispetto del Vaticano «per l'islam e i musulmani». Incaricato di recapitare il messaggio del pontefice è stato il nunzio apostolico in Egitto, mons. Jean-Paul Gobel, che facendo visita all’autorità musulmana ha consegnato ad al-Tayyeb il messaggio al mondo islamico firmato personalmente da Bergoglio per la fine del Ramadan e una lettera di accompagnamento personale.
Il sito Internet della stessa università del Cairo ha pubblicato ampi stralci della nota di papa Francesco, che sottolinea «il rispetto da parte del Vaticano per l'Islam e i musulmani» e auspica che si possa continuare a compiere sforzi per crescere nella «comprensione tra cristiani e musulmani nel mondo, per costruire la pace e la giustizia».
Da parte sua, l’autorità massima della prestigiosa istituzione accademica sunnita, ha tenuto a precisare che «il messaggio di al-Azhar, che rappresenta tutti i musulmani del mondo, è quello del rispetto per le persone di tutte le religioni e la salvaguardia della dignità umana e dei valori più alti affermati dal Corano e dalla Sunna» e che «l'Islam è aperto a tutta l'umanità e i musulmani sono pronti a collaborare per la costruzione della giustizia e del progresso tra i popoli della Terra». Non sono mancati i chiarimenti. Infatti, l'imam, facendo riferimento alle polemiche di questi anni, ha tenuto a richiamare «l'attenzione sul fatto che parlare di Islam in una luce negativa in Occidente è una linea rossa seccamente respinta da al-Azhar».
Nei mesi scorsi, tuttavia, in occasione dell’elezione del nuovo papa, il grande imam aveva inviato un messaggio augurale a cui ha fatto seguito, nelle settimane successive ai dolorosi avvenimenti recenti dell’Egitto, il già citato messaggio per la fine del mese di digiuno di Ramadan.
È necessario sottolineare come al-Tayyeb e l'università di al-Azhar da tempo si erano mossi come punti di mediazione nella difficile e dolorosa situazione che l’Egitto vive in questi mesi.