Francesco: i traffici illegali alimentano criminalità e terrorismo
Nel pomeriggio di ieri il papa ha fatto una visita storica nella sede del Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep) a Nairobi. Francesco ha parlato dell'importanza della salvaguardia del pianeta e di una giusta distribuzione delle ricchezze della terra, affermando che “l'Africa offre al mondo una bellezza e ricchezza della natura che ispira la lode al Creatore. Il patrimonio dell'Africa e di tutta l'umanità è costantemente esposto al rischio di distruzione causato dell'egoismo umano di ogni genere e dall'abuso di situazioni di povertà e di esclusione”.
Nel contesto delle relazioni economiche tra gli Stati e tra i popoli, ha proseguito il papa, “non possiamo tacere sulle forme di traffico illegale che nascono dalle situazioni di povertà e portano ad una povertà ancora maggiore e all'esclusione. Il commercio illegale di diamanti e pietre preziose, metalli rari o di grande valore strategico, legname, materiale biologico e prodotti animali come l'avorio con l'uccisione di elefanti che questo comporta, alimentano l'instabilità politica, la criminalità organizzata e il terrorismo”. Questa situazione è “un grido che si alza dall'umanità e dalla terra stessa, che deve essere ascoltato dalla comunità internazionale”.
Il papa ha anche sottolineato l'importanza della conferenza di Parigi sul cambiamento climatico, “una delle sfide più grandi con cui l'umanità oggi si confronta”. Ha quindi rivolto un appello: “Sarebbe triste, oserei dire catastrofico, se a questo incontro prevalessero gli interessi particolari sul bene comune. Siamo di fronte ad una scelta ineludibile: migliorare o distruggere l'ambiente”.
Il direttore esecutivo dell'Unep, Achim Steiner, ha lodato la guida morale del papa sulle questioni ambientali dimostrata già con l'enciclica “Laudato si'”, che ha chiamato i fedeli ad assumersi le proprie responsabilità su questo fronte. Steiner ha affermato che dà un'ulteriore spinta agli impegni globali sul taglio delle emissioni e sul raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Lungo il tragitto verso il luogo dell'incontro il papa ha simbolicamente piantato un albero, che ha descritto come “un invito a continuare la battaglia contro fenomeni come la deforestazione e la desertificazione” per “salvaguardare il futuro dell'umanità”.