Fondazione Fratelli Tutti: Costruire insieme il futuro

Il Papa ha istituito una fondazione orientata a promuovere l'amore universale e la cultura della pace a partire dalla cura delle relazioni e dall'ascolto

Solidarietà, formazione, diffusione dell’arte – in particolare quella sacra -, dialogo interreligioso, ecologia integrale. Di tutto questo si occuperà la Fondazione Fratelli Tutti, istituita da papa Francesco con la finalità di favorire lo sviluppo di un umanesimo fraterno promuovendo la sinodalità, la cultura della fraternità e del dialogo, «l’amicizia sociale tra Chiese, religioni diverse e tra credenti e non credenti».

L’idea nasce all’interno del Vaticano: «Ho appreso con soddisfazione che la Fabbrica di San Pietro insieme ad alcuni fedeli desiderano unirsi per costituire una Fondazione di religione e di culto intesa a collaborare alla diffusione dei princìpi esposti nella mia recente enciclica Fratelli tutti per suscitare intorno alla Basilica di San Pietro e all’abbraccio del suo colonnato iniziative legate alla spiritualità, all’arte, alla formazione e al dialogo con il mondo. Aderisco, pertanto, volentieri, all’istanza espressami di istituire nello Stato della Città del Vaticano una fondazione autonoma, volta ai predetti fini», si legge nel chirografo firmato da papa Francesco con il quale l’ente viene eretto in persona giuridica canonica pubblica.

Molteplici i compiti della Fondazione che sarà presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, da un consiglio di amministrazione formato da nove membri, un sindaco unico e un segretario generale: dovrà «sostenere e progettare percorsi di arte e fede; investire sulla formazione culturale e spirituale attraverso eventi, esperienze, percorsi ed esercizi spirituali; promuovere il dialogo con le culture e le altre religioni sui temi delle ultime encicliche del Pontefice, per costruire l’alleanza sociale».

Il desiderio è quello di costruire insieme il futuro incentivando «progetti per la cura del creato, la tutela delle risorse ambientali, della solidarietà internazionale e della responsabilità sociale»; promuovendo, alla luce dei principi della Dottrina sociale della Chiesa, «l’alleanza sociale, l’imprenditoria responsabile, gli investimenti sociali, le forme di lavoro umano e sostenibile; l’ecologia integrale, lo sviluppo sostenibile, la transizione ecologica, la salute e la ricerca scientifica e tecnologica»; favorendo una «comunicazione responsabile, la verità delle fonti, la credibilità e l’affidabilità di chi si impegna a costruire ponti»; sostenendo i principi di libertà, uguaglianza e fraternità per «costruire un “amore universale” che riconosca e tuteli la dignità delle persone».

Al cuore del progetto, infatti, c’è la cura delle relazioni e l’ascolto dei bisogni di chi è più povero, il desiderio di farsi carico «nell’abbraccio simbolico del colonnato della basilica di san Pietro, delle persone più deboli, del forestiero e dello straniero, del diverso e dell’emarginato e delle frontiere culturali e sociali per rileggere le sofferenze del mondo e offrire soluzioni alla luce del Vangelo e del Magistero pontificio».

In ogni ambito della vita, dalla dimensione personale a quella politica e sociale, l’impegno della fondazione è volto, inoltre, a promuovere la cultura della pace, a favorire «“nuovi incontri” alimentati dal dialogo sociale, dal senso del perdono sociale, dalla purificazione della memoria, dalla promozione della giustizia riparativa come alternativa alla vendetta sociale».

Infine, l’impegno a promuove una formazione attenta alla dimensione spirituale, culturale, comunitaria e all’impegno di servizio nel mondo. Anche i turisti che giungono nella Basilica vaticana e negli spazi messi a disposizione dalla Fabbrica di San Pietro avranno la possibilità di vivere l’esperienza dei pellegrini attraverso percorsi spirituali, culturali e artistici.

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