Firmato un accordo con i sindacati per 800 posti di lavoro

Sono state previste regole più flessibili rispetto a quelle attualmente vigenti nel mondo lavorativo. La soddisfazione delle istituzioni coinvolte
Lavori per l'Expo

Tra Cgil, Cisl, Uil e il commissario unico di Expo 2015, Sala, è stato siglato un accordo per la creazione di nuovi posti di lavoro nell'ambito delle attività previste per l'Expo 2015. L’accordo darà lavoro a 800 persone, naturalmente attraverso contratti di apprendistato, tempo determinato e stage che prevedono una flessibilità maggiore rispetto alle regole vigenti.

Per l'apprendistato ci sono 340 posti riservati a giovani sotto i 29 anni come tecnico, specialista e operatore di grandi eventi. Per altri 300 posti (contratti a tempo determinato) ci sarà un reclutamento attraverso le liste di mobilità e disoccupazione. Per i giovani ci saranno 199 stage retribuiti con 516 euro mensili. I contratti a tempo determinato inizieranno nel 2014, le altre formule nel 2015.

«Queste assunzioni – ha spiegato Sala – non sarebbero state possibili con le regole attuali, grazie a questo tavolo comune con i sindacati sono state rese possibili». Gli 800 nuovi lavoratori avranno una assunzione con contratto della società Expo 2015, e l'attuale organico di 200 addetti arriverà a 375. «Stiamo parlando dei fabbisogni della società Expo 2015 – ha ribadito Sala – una minima parte di quelli che saranno prodotti dai Paesi, che avranno di propri padiglioni da gestire, e di tutto ciò che si scatenerà grazie al flusso turistico».

L’intesa siglata punta a introdurre procedure più snelle sul lavoro, un argomento già affrontato al Forum delle Regioni a Palazzo Lombardia. Un modello che potrebbe essere adottato in ambito nazionale per i Grandi eventi. Supereranno invece quota 18mila i volontari destinati all’accoglienza dei visitatori: si alterneranno in turni di cinque ore al giorno, con un impiego massimo di due settimane ciascuno, giornalmente ne saranno impiegati 475. Con i volontari «si chiude il fabbisogno per la società», ha spiegato Sala, «ma non le opportunità che offrirà l’esposizione»: sono infatti oltre 4 mila, secondo quanto previsto nel piano per la sicurezza, i lavoratori che potranno essere contemporaneamente presenti sul sito.

Soddisfatti Sala e i rappresentanti sindacali per l’accordo raggiunto, di cui è stato informato il governo: «Ho parlato con il presidente Letta e con il ministro Giovannini – ha spiegato Sala – che hanno espresso soddisfazione per la piattaforma che abbiamo costruito con questo accordo». Per il Governo si tratta di «un'ottima intesa», ha commentato Letta. «Il contributo delle parti sociali è stato molto produttivo, sulla base dell'intesa raggiunta a Milano si può pensare a un modello nazionale. L'Expo si conferma – ha concluso il presidente del Consiglio – un laboratorio per il Paese e un volano per la nostra economia».

«Il protocollo è molto positivo e rappresenta un importante passo avanti. Come abbiamo auspicato, il serio confronto con le parti sociali – ha ricordato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia – ha portato a un ottimo risultato nel rispetto dei diritti dei lavoratori». 

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