Film dell’orrore?
«Mio fratello guarda film horror, ma a me non piacciono e, se ne vedo anche solo poche scene, non dormo la notte. Lui non capisce ma io, anche se vorrei volergli bene e accontentarlo, proprio non ci riesco. Così lui si arrabbia e se la prende con me e mi prende in giro per la mia stupida paura. Cos’è più giusto? Dovrei sforzarmi e guardarli con lui anche se non ci riesco?».
Non credo sia assolutamente necessario che tu ti metta a guardare qualcosa che senti ti fa male: non sarebbe questo il modo giusto di amare tuo fratello. Infatti, anche se dobbiamo e possiamo sempre perdere un nostro punto di vista e dimenticarci di noi per fare spazio all’altro e capirlo, accettarlo, amarlo… questo non può e non deve violentare la nostra sensibilità in determinati campi che ruotano attorno alla centralità della persona umana e del rispetto che le si deve.
Davanti quindi alla violenza di un film dell'orrore, anche senza voler giudicare chi lo guarda perché forse la sua sensibilità è diversa (anche se dubito che gli faccia bene), devi sempre essere libera di dire che a te non fa bene vederlo. In un rapporto equilibrato occorre rispettare sempre il fatto di non fare qualcosa che all'altro può far male.
Se tuo fratello non riesce a fare diversamente, non giudicarlo, cerca di capire le ragioni sue parlandovi, ma non cedere a "ricatti" o pressioni che non portano ad un rapporto costruttivo. L’amore vero, infatti, non impone qualcosa all’altro, ma si dona con delicatezza e offre idee e pensieri che l’altro può cogliere in piena libertà.
Cerca però anche di cancellare in te eventuali giudizi consci o inconsci su tuo fratello per quanto fa che a te sembra sbagliato: guarda a lui come persona, non per ciò che fa. Questo tuo atteggiamento, ne sono certo, rasserenerà il vostro rapporto e potrai anche riuscire a spiegargli perché tu non vuoi guardare quei film e fargli sentire che comunque potete trovare altre cose da fare insieme.