Il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo
Dopo lo spettacolo The best of Aldo, Giovanni e Giacomo, Live 2016 con la regia di Arturo Brachetti e l’uscita, a novembre, della loro autobiografia, Tre uomini e una vita a cura di Michele Brambilla, Aldo, Giovanni e Giacomo continuano a festeggiare i loro venticinque anni di carriera insieme anche con un nuovo film. Arriva il 15 dicembre nelle sale e si intitola Fuga da Reuma Park. Sembra che, nel girarlo, Aldo, Giovanni e Giacomo abbiano messo in gioco la loro vena comica più amata: il surreale. Che cosa ci dobbiamo aspettare? Lo abbiamo chiesto a Giacomino, al secolo, Giacomo Poretti:
«Vi dovete aspettare la storia di noi tre che, a 90 anni, siamo finiti abbandonati in un ospizio: il Reuma Park. Un posto fantastico, visionario e surreale, appunto, secondo noi, l’unica casa di ricovero possibile per dei comici, costruita in un vecchio luna park, un luogo dove noi ci siamo sempre molto divertiti, con le attrazioni che ancora funzionano e a disposizione degli ospiti. Poi, però, ci abbiamo messo un pizzico di cattiveria, perché ci immaginiamo che ogni anziano, anche se ci sta bene, non ritenga mai bello un ospizio come la sua casa. Così, il Reuma Park somiglia anche ad un carcere di massima sicurezza con tanto di cecchini che sorvegliano l’uscita e che, se provi a scappare, ti sparano.»
La storia si svolge a Natale: «L’abbiamo ambientata durante la vigilia di Natale perché ci sono dei momenti dell’anno in cui gli anziani vengono più facilmente “parcheggiati”, e il Natale, come l’estate, è uno di quelli. Così, per esempio, succede nella storia a Aldo che, dopo un lunghissimo viaggio in auto dalla Sicilia, viene abbandonato lì dai figli, proprio la Vigilia di Natale».
E così comincia la riscossa dei vecchietti: «Ci si rincontra e, con un colpo di vitalità, si decide di scappare verso un posto più esotico dove trascorrere le vacanze. Ma davvero ora non posso dire di più, per non rovinarvi la sorpresa!»
Chissà se, durante questi 25 anni di carriera insieme, Aldo, Giovanni e Giacomo hanno scoperto il segreto per lavorare sempre in armonia, anche nella diversità dei caratteri e della creatività?
«A dire il vero, credo che questa alchimia un po’ appartiene al mistero e un po’ alla fortuna. Noi ci divertiamo, stiamo bene, cerchiamo di smussare gli attriti e, forse, con il tempo, siamo anche riusciti a stare meglio insieme. Il segreto credo sia proprio questo, che abbiamo imparato a “smussare”. Può apparire brutto, ma secondo me il segreto di ogni relazione ben riuscita sta nella capacità di sopportarsi, di comprendere le ragioni dell’altro».
L’intervista integrale sulla rivista Città Nuova di dicembre 2016.