Feste sostenibili se differenziamo
Durante le festività natalizie si assiste ad un elevata produzione di spazzatura inutilizzata e che invece potrebbe essere fonte di riciclo e nuovo guadagno. Panettone, torrone, pandoro, pasta, giornali, riviste, sacchetti, regali: secondo il Comieco, il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, la lista delle confezioni che potrebbero essere differenziate correttamente dal resto dei rifiuti è molto lunga. Questo consentirebbe il risparmio di circa 120.000 tonnellate di carta e cartone che potrebbero riempire una discarica di medie dimensioni, se non riciclate.
Per raggiungere quest’obiettivo, sarebbe quindi sufficiente che nel periodo delle feste natalizie tutti differenziassimo rispettivamente una confezione di panettone, una di torrone, una di pandoro, due giornali e due riviste, due scatole di pasta, due sacchetti e la scatola di un giocattolo e il risultato è presto ottenuto.
Non basta però differenziare carta e cartone; serve farlo correttamente attraverso una raccolta di qualità e un riciclo d’eccellenza.Da uno studio Ipsos-Comieco, infatti, emerge che 1 italiano su 2 getta ancora nella differenziata gli scontrini, mentre il 27% degli intervistati sbaglia a fare la differenziata perché inserisce anche la carta sporca di cibo, i giornali ancora avvolti nella plastica e i fazzoletti di carta.
Per raggiungere l’eccellenza nella differenziata natalizia il consorzio Comieco ha preparato una piccola lista di indicazioni utili,a partire da un menù tipico del pranzo di Natale o del cenone di Capodanno.
A partire dall’antipasto, infatti, è necessario prestare attenzione agli imballaggi dei salumi e dei formaggi scelti: se la confezione è cartacea e sporca di olio o cibo, va gettata nell’indifferenziata a meno che la confezione sia formata da parti separabili carta/plastica e allora i materiali possono essere riposti separatamente nella raccolta differenziata.
Se nel menù dei primi piatti c’è la classica lasagna al forno, bisogna ricordarsi che la carta da forno va nell’indifferenziata. Lo stesso vale per tutti i tovaglioli usati a tavola e in generale qualsiasi tipologia di carta o di cartone che contenga residui di cibo o che sia sporca.
Se poi il cotechino o lo zampone non possono mancare sulla tavola, bisogna separare la confezione di cartone dall’involucro in plastica che li contiene, con la stessa accortezza con cui occorre separare la confezione di cartone dalla plastica che avvolge pandoro e panettone.
E, infine, occhio agli scontrini, che non devono andare nel raccoglitore della carta, ma nell’indifferenziata, essendo carta chimica.Differenziare in modo eccellente non è semplice, basta però seguire questi piccoli accorgimenti. Inoltre una buona raccolta di carta e cartone fa bene anche all’aria, perché fare bene la raccolta è come fermare il traffico per una settimana all’anno.
Un esempio significativo di differenziata natalizia arriva da Napoli. Quest’anno è partita l’iniziativa Non rompere le scatole riciclale! promossa dal consorzio Comieco, dal Comune di Napoli in collaborazione con la società di raccolta rifiuti Asia, insieme a varie associazioni locali e nazionali. Durante questo periodo di feste i negozi dei 10 distretti commerciali della città si sfidano a colpi di scatole regalo. Basta che il cittadino conservi scatole e cartoni per poi consegnarli al rivenditore che avrà l’impegno di pulire i materiali da eventuali residui di scotch, punti metallici e plastica.
Ad essere premiato sarà il distretto commerciale che raccoglierà più e meglio scatole e cartoni aggiudicandosi la “festa del riciclo”, una giornata di condivisione con il quartiere, all’insegna del divertimento e della sostenibilità. L’obiettivo è ricordare a tutti che la carta può essere una risorsa in grado di trasformarsi e rinascere in tante forme sempre nuove.Fare la raccolta differenziata di carta e cartone è un gesto che nobilita, come si legge in questi giorni su vari cartelloni pubblicitari, perché dà benefici alla comunità e all’ambiente.