Una grande festa popolare.  SI svolge il giorno di luna piena del mese lunare di Makh, per festeggiare  il giorno in cui 1.250 discepoli chiamati 'Phra Arahanta', si riunirono spontaneamente per ascoltare la predica del Buddha. Quel giorno ricevettero i voti entrando così a far parte del Sangha, la “comunià” o  ordine monastico del buddismo.  Il Buddha fece a loro un sermone per istruirli sui punti fondamentali del suo insegnamento ed inviarli poi ad insegnare a tutti gli esseri umani.

Una festa ancora molto sentita tra la gente, che arriva a frotte verso i templi: tenendo in mano un fior di loto, una candela e dell'incenso, che rappresentano i 3 simboli del buddhismo (il Buddha, l'insegnamento e la comunità), la gente gira intorno al Wat, o edificio consacrato per la preghiera della comunità degli illuminati, recitando preghiere e chiedendo grazie e favori.

Un festa che ha arriva dopo un periodo turbolento, incerto ed anche doloroso, per il buddhismo: alcuni scandali e per ultimo l’impossibilità di trovare un accordo per la nomina del nuovo “patriarca supremo”, tra i sette monaci più anziani ed influenti del consiglio dei monaci anziani. Due fazioni di monaci si contendono la possibilità di eleggere un loro rappresentante, ed uno dei probabili pretendenti, Phra Maha Ratchamangalacharn , è stato accusato recentemente di corruzione ed evasione fiscale  per alcune Mercedes d'epoca, donate al tempio, che hanno evaso il pagamento delle dovute tasse.

Il tarlo della corruzione e della lotta politica sembra essere arrivato fino ai massimi vertici del Consiglio dei monaci: un fatto non nuovo, che dà credito alle numerose voci dei “monaci della foresta” e di altri studiosi buddhisti, per un’urgente riforma della vita monastica buddhista del Paese, sempre di piu' invischiata in lotte di potere, denaro e ricerca di prestigio.

Intanto la gente si preoccupa della propria illuminazione, che dev'essere raggiunta con uno sforzo personale, senza aiuto di nessuno.