Il felice commiato di Elisa Di Francisca
L’annuncio è arrivato nella maniera più semplice e immediata possibile, attraverso una comunicazione diffusa sui suoi canali social. «In un momento delicato e incerto come quello che stiamo vivendo…scelgo di mettere al mondo una nuova vita, scelgo la Famiglia e il mio essere Donna prima ancora che atleta»: un pensiero accompagnato da una splendida foto che ritrae Elisa Di Francisca in tenuta da schermitrice, con la visiera alzata e intenta a baciare il suo primo figlio, tenuto in braccio dal padre.
Un messaggio forte e potente che ribadisce come l’essere una sportiva ad altissimi livelli possa lasciare il passo, a un certo punto della vita, ad altre meravigliose priorità. La storia di una delle più forti campionesse italiane di scherma di tutti i tempi fa il paio con quella della tuffatrice Tania Cagnotto che, lo scorso agosto, aveva annunciato di lasciare il mondo dello sport agonistico perché in attesa di un’altra bambina. Le scelte di queste due donne simbolo sono strettamente legate l’una all’altra: entrambe, infatti, hanno deciso di dire basta dopo il rinvio all’anno prossimo delle Olimpiadi di Tokyo 2020, originariamente previste dal 24 luglio al 9 agosto di quest’anno. Uno slittamento conseguenza della pandemia globale di Covid-19 che, oltre a portare alla chiusura di interi paesi, ha anche sconvolto i piani del mondo dello sport.
L’Europeo di calcio è stata la prima, grande manifestazione a slittare di un anno esatto (inizio l’11 giugno 2021): quindi è toccato ai Giochi olimpici, nonostante i reiterati tentativi del Cio di evitare il rinvio. L’Olimpiade numero 32 della storia moderna, alla fine, si terrà dal 23 luglio all’8 agosto prossimi, facendo inevitabilmente variare i programmi di molti sportivi. I Giochi in Giappone, infatti, avrebbero potuto essere l’ultima chiamata per due leggende viventi dello sport azzurro come la Cagnotto e la Di Francisca: l’ennesima occasione per dimostrare il loro immenso amore per le rispettive discipline, arricchendo dei palmares già così irripetibili. La vita però, molto più spesso di quanto immaginiamo, ci riserva altri percorsi rispetto a quelli attesi: è così che l’addio a Tokyo 2020 ha spinto entrambe a riassaporare la gioia della maternità.
Il lascito sportivo di Elisa Di Francisca è enorme. Classe 1982, nativa di Jesi come Francesca Trillini e Valentina Vezzali, raccoglie proprio l’eredità di quest’ultima come fiorettista di punta della nostra nazionale, vincendo tutto il possibile tra 2004 e 2019. I picchi più alti della sua formidabile carriera sono senza ombra di dubbio due: la vittoria individuale alle Olimpiadi di Londra 2012, battendo in una tiratissima finale la connazionale Arianna Errigo; il successo individuale ai campionati del Mondo del 2010, superando ancora una volta la Errigo. Non vanno però dimenticati l’oro olimpico a squadre nel 2012, così come i titoli iridati a squadre del 2004, 2010, 2013, 2014 e 2015, assieme ai cinque titoli individuali consecutivi di campionessa europea tra 2011 e 2019 e al preziosissimo argento acciuffato alle Olimpiadi di Rio 2016. Risultati che rimarranno impressi a caratteri cubitali nella storia dello sport italiano.
«Di fronte all’incertezza di un’Olimpiade ancora in bilico, ho deciso di aggrapparmi al valore che mi hanno trasmesso i miei genitori, la famiglia, e di credere in un mondo migliore. Qualche tempo fa – ha dichiarato la Di Francisca in un’intervista al Corriere della Sera – ho fatto un sogno. Tenevo per mano una bimba davanti a una vetrata affacciata sul mare. Sulla spiaggia, Ivan ed Ettore (il primo figlio, ndr) che giocavano con la sabbia. Se non fosse femmina (la nascita è attesa a maggio 2021) verrà comunque accolto a braccia aperte e ci darà un’ottima scusa per fare il terzo figlio!».
Giorgio Tosto