Federer si ritira: signore del tennis e gentiluomo nella vita
Lo sapevamo tutti in cuor nostro, ma non eravamo pronti. Sì, perché chi è cresciuto nell’era tennistica di Roger Feder è consapevole che un tennis così non ci sarà mai più. I suoi colpi sfidavano le leggi della fisica; vederlo giocare in campo era poesia. Ieri, attraverso un messaggio audio pubblicato sui suoi canali social, Re Roger ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica.
Il mondo dello sport è unanime nel consentire a Federer di entrare nell’alveo dei più grandi tennisti della storia. E, possiamo dirlo, dei più grandi sportivi di sempre. In carriera ha vinto 20 Slam. Ha soprattutto conquistato otto volte il trofeo di Wimbledon, come mai nessuno prima di lui è riuscito a fare.
Uno degli sportivi più amati di tutti i tempi. Quando scende in campo, ha sempre il favore del pubblico. Federer è apprezzato non solo per essere un fuoriclasse con la racchetta, ma per esserlo anche fuori dal campo. La sua educazione e pacatezza, e la sua grande sportività hanno dimostrato che nell’agonismo, come nella vita, prima del raggiungimento di un obiettivo, della vittoria, vengono i valori e il rispetto dell’avversario. È amato anche perché la sua sensibilità lo ha portato più volte a compiere attività filantropiche e di beneficenza. Nel suo messaggio di addio Federer ha dato spazio anche ai ringraziamenti: «Tra i tanti regali che il tennis mi ha fatto il più grande senza dubbio, è avermi permesso di conoscere tante persone lungo la via. I miei amici, i miei avversari e, ancor più importante, i miei tifosi che danno vita allo sport».
Negli ultimi anni Federer aveva avuto diversi guai fisici e, dopo essersi ritirato ai quarti di finale di Wimbledon, si era operato al ginocchio e da allora non aveva disputato più né le Olimpiadi né nessun torneo. Dopo aver annunciato il ritiro ha aggiunto che la sua ultima gara sarà la Lever cup, torneo a squadre tra giocatori europei e del resto del mondo, che si giocherà dal 23 al 25 settembre a Londra. «Ho lavorato tanto per ritornare a una forma completamente competitiva – ha dichiarato Federer -. Ma conosco anche il limite e le capacità del mio corpo e il suo messaggio è chiaro. Ho 41 anni. Ho giocato più di 1500 partite in 24 anni. Il tennis mi ha trattato più generosamente di quanto io potessi immaginare, ma ora è arrivato il momento di capire, di dire basta e terminare la mia carriera da professionista».
Non sono mancati i commenti dei suoi compagni di circuito Atp. «Hai reso il tennis uno sport unico. Grazie per averci dato l’esempio, dentro e fuori dal campo. Sono grato per aver potuto condividere il mio viaggio con te e per aver giocato così tante partite uno contro l’altro. Grazie», ha dichiarato il tennista Juan Martin Del Potro. «Non ho mai nascosto che Federer è uno dei motivi per cui ho sognato di fare il tennista. L’ho sempre tifato e ho sempre cercato di prendere spunto da lui. È sempre stato un esempio dentro e fuori dal campo per il suo comportamento e carisma», ha voluto commentate invece Matteo Berettini. E come poteva mancare il commento del suo storico rivale Rafael Nadal: «Caro Roger, mio amico e rivale. Speravo che questo giorno non arrivasse mai. È un giorno triste per me personalmente e per tutto il mondo dello sport. È stato un piacere, ma anche un grande onore e privilegio condividere tutti questi anni con te, con tanti momenti splendidi dentro e fuori dal campo».
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