Fausto Manara e le sue emozioni a colori
A Brescia fino al 9 aprile la rassegna monografica dell'artista che oltre ad essere pittore è anche uno psichiatra che da grande valore ai simboli
Gli artisti sono un po’ psichiatri? La domanda non è banale, ma necessaria. La capacità infatti di chi fa arte – sul serio e non per puro diletto – di cogliere l’interno dell’animo umano è di fatto una operazione che indaga a fondo la psiche. Certi ritratti del Lotto, ad esempio, sono stati, giustamente, visti in questa chiave, come pure gli autoritratti di Caravaggio o di un Bacon.
Manara è professore universitario di psichiatria che ama dipingere e fotografare. In mostra sono esposte 30 opere di un personaggio che fin dagli anni sessanta ha scelto il medium fotografico come proprio mezzo espressivo.
Ci sono dei lavori che impressionano. Penso a Tramonto risorto, titolo bellissimo, calzante, di fiamme rossoblu che sembrano imprigionare u n tramonto che non è più fisico, ma mentale. Solo che Manara non vede la dissoluzione della psiche umana, ma raccoglie la speranza della resurrezione, della vita anche intellettuale che continua. Di qui la luminosità del colore quasi laccato. In un altro brano, Fantasie, il ghirigoro a cui talora la mente umana è sottoposta si materializza in una visione surreale che sa di magia, come se l’animo non riuscisse a trovare una via di fuga dall’intricarsi di pensieri e di sensazioni: metafora assai capziosa della sensibilità contemporanea.
Ma che Manara punti al positivo, nonostante tutto, lo dice una stampa affascinante, intitolata Spirito liberato, ove i colori tenui si cristallizzano i n forme liquide. Come una acqua risorgente che purifica mente e cuore, e fa tornare ogni comunicazione ed ogni pensiero nell’originaria fluidità. Manara tuttavia conosce anche aspetti dolenti della vita. La Dittatura è una stampa di valore altamente simbolico, tutta giocata sul rosso come un sangue caldo e chiaro dilagante sulla superficie: l’uomo privato della libertà in effetti sanguina al suo interno, non solo l’uomo singolo ma un popolo intero, che è simbolizzato appunto dal liquido sanguigno che si sparge.
Poi c’è lo Scrigno nel cuore, intessuto di blu e variazioni del viola, dall’oscuro al tenero, che è forse un autoritratto spirituale dell’artista-psichiatra. Questa foto dice più di qualsiasi parola scritta nei libri che Manara ha pubblicato. Il cuore che si erge come un fiore estivo, puro nel dissolversi dei colori, trasuda emozioni, ma soprattutto amore. Sembra che l’amore per ogni singolo uomo ed anche per l’umanità muova l’esperienza artistica e medica di Fausto Manara.
Disonforma, Brescia, Galleria Agnellini Arte Moderna. Fino al 9/4 (catalogo Agnellini arte moderna).