Fare impresa
«Con un amico vorrei aprire una piccola attività di restauro di mobili. A chi si può chiedere un aiuto economico?».
Simone - Marche
Prima di pensare ad eventuali finanziamenti sono essenziali alcuni fondamentali percorsi: elaborare un piano di fattibilità per verificare se l’impresa è economicamente realizzabile; quantificare il fabbisogno finanziario necessario per avviare e gestire l’attività; è quasi impossibile avviare un’impresa senza capitale proprio contando solo sui fondi pubblici.
Le diverse leggi comunitarie, nazionali e regionali possono erogare alle imprese: contributi a fondo perduto (anche se rari); in conto capitale; in conto esercizio; in conto interessi; finanziamenti a tasso agevolato; contributi fiscali; intervento in conto garanzia.
La maggior parte delle agevolazioni pubbliche finanzia: investimenti immateriali, opere di ristrutturazione e adeguamento locali, macchinari, impianti, attrezzature, hardware e software, arredi, automezzi, purché funzionali all’attività.
La legge che agevola l’autoimpiego (D.L. n. 185/2000) costituisce il principale strumento di sostegno alla realizzazione e all’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione. La legge, la cui gestione è affidata all’Agenzia Invitalia, prevede la concessione di agevolazioni finanziarie (contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato) e di servizi di assistenza tecnica per alcune tipologie di iniziative:
• Lavoro autonomo (ditta individuale) con investimenti complessivi previsti fino a € 25.823
• Microimpresa (società), con investimenti complessivi previsti fino € 129.114
• Franchising (ditta individuale o società), da realizzare con realtà accreditate con Invitalia
Le domande di finanziamento e le informazioni potranno essere indirizzate a: Invitalia Autoimpiego – via Pietro Boccanelli, 30 – 00138 Roma; o compilate sul sito www.autoimpiego.invitalia.it.
p.demaina@libero.it