Far sorridere il mondo

Mohammed è un giovane di appena 22 anni con una passato già molto difficile, segnato dalla sofferenza. Ma sul suo cammino ha la fortuna di incontrare che gli tende la mano. La storia è tratta dal Vangelo del giorno.
Foto: Pixabay

Mohammed non ha ancora 22 anni, è curdo iracheno e ha già vissuto alcuni anni in Svezia. Ora è venuto in Italia per questione di documenti. Ha due occhi limpidi e buoni. Lo faccio accomodare nell’ufficio per spiegargli come funzio­na il dormitorio Caritas dove verrà ac­colto temporaneamente. Grazie all’in­glese, possiamo capirci un po’. Cerco di interessarmi a lui e alla famiglia, ai mo­tivi che lo hanno spinto a lasciare la sua terra e al suo breve ma già intenso pas­sato, dimenticando le situazioni – co­munque dolorose – che ho conosciuto prima del suo arrivo. Quando è entrato, mi sembrava stanco e teso, ora lo vedo pian piano distendersi. Spesso sorride. Alla fine mi dice: «In sei anni non ho mai incontrato una persona che mi ac­cogliesse come hai fatto tu questa mat­tina… mi hai fatto passare lo stress». E mi ringrazia. Poi mi chiede di scrivergli su un foglio il mio nome, ma quando il colloquio finisce e mi saluta, mi chiama “papà”. Mi viene in mente una frase det­ta da qualcuno, che suona più o meno così: «Siamo chiamati, come cristiani, a far sorridere il mondo».

S.U. – Italia

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