Fannulloni
David Perluigi - Newton Compton
L’Italia è una Repubblica fondata sul (non) lavoro. Verrebbe voglia di apportare piccole ma sostanziali modifiche alla Costituzione, leggendo l’agile saggio scritto dal giornalista de “Il Fatto” Perluigi. Si tratta della prima, documentata e dettagliata inchiesta sull’Italia che le inventa tutte pur di non fare il proprio dovere.
Un mondo di “disoccupati con lo stipendio” divisibile in tre categorie: quelli che risultano in ufficio ma in realtà svolgono un altro lavoro, gli altri che si fingono malati per poi fare attività privata e quanti sono sì al loro posto, ma senza fare alcunché, risultando di fatto improduttivi.
Pagina dopo pagina emerge il profilo di un paese di furbi e privilegiati, un esercito di dipendenti (ma soprattutto di dirigenti) pubblici che una volta conquistato il posto fisso, continuano poi a godere di diritti che sanno di scandalo: indennità speciali e incredibili premi di produzione, generosi scatti pensionistici e incomprensibili benefit di lusso. Una casta finita nel mirino del ministro Brunetta, la cui battaglia però, a leggere il libro, non sembra aver prodotto fin qui apprezzabili risultati. Una fotografia impietosa della nostra pubblica amministrazione.
Ci si consola solo con il sorriso che ancora si incontra talvolta allo sportello, con la professionalità e l’abnegazione di tanti ignoti dipendenti che fanno in silenzio il loro lavoro, soldati semplici di un esercito, a onor del vero, pagato generalmente poco e ancora meno socialmente rispettato.