Famiglie di cuore

L’adozione è un’esperienza ricca di emozioni, attese, conquiste, ma anche molto complessa. Da Azione per Famiglie Nuove un innovativo progetto di accompagnamento per famiglie adottive, realizzato con il contributo di Banco di Napoli Fondazione
Famiglie di cuore

«Il progetto adottivo non si ferma al momento dell’adozione, quando questa si concretizza: la parte più impegnativa è il dopo… per questo c’è bisogno di scambio e di confronto con altre famiglie, con esperti». Così Teresa Caiazzo, consigliere del Comune di Napoli, introducendo la conferenza stampa di lancio del progetto a sostegno della genitorialità delle famiglie adottive, tenutasi venerdì 23 gennaio a Napoli, nell’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino alla presenza di numerose famiglie adottive con i loro bambini e ragazzi arrivati da Brasile, Colombia, Vietnam, e Lituania.

Famiglie di cuore, realizzato da Azione per Famiglie Nuove onlus, con il contributo dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione, offre uno sportello di consulenza gratuita per famiglie adottive residenti sul territorio della Regione Campania e corsi gratuiti a numero chiuso: Quattro moduli con cadenza quindicinale, suddivisi in base all’età dei bambini adottati, da 0 a 6 anni, da 7 a 10 anni e da 10 anni in su. Le lezioni saranno poi seguite da incontri sociali per favorire lo scambio di esperienze pratiche e promuovere la partecipazione a eventi e iniziative proposte da associazioni sul territorio.

«Compito delle istituzioni è favorire l’ascolto delle reali necessità delle famiglie» secondo Roberta Gaeta, assessore alle Politiche sociali Comune di Napoli, da qui anche il suo personale impegno a voler costruire insieme sul territorio una rete per far emergere le realtà che si portano avanti.

Paolo Gravante, responsabile AFNonlus Campania, ha ricordato come è nato l’impegno suo e della moglie. Erano gli anni ’80 quando furono invitati a partecipare al Familyfest a Roma e la fondatrice dei Focolari aprì loro gli orizzonti. Il suo appello a “svuotare gli orfanotrofi” «ci ha proiettato verso l’esterno e abbiamo dato la nostra disponibilità come volontari. Era il 2004 quando AFN ci chiese di cominciare il servizio sul territorio e in seguito si è aperta la sede a Grazzanise. L’esperienza è stata positiva e di stimolo per farci guardare ad un possibile progetto in cui i bambini adottati potessero avere un’attenzione particolare».

«Adottare un bambino significa proprio accogliere la diversità dell’altro: di razza, cultura, patrimonio genetico di provenienza» ha spiegato Cristina Tomelleri psicologa dell’ente AFN; l’adozione è questo mix di diversità che si incontrano e diventano una storia unica.

«È un’esperienza ricca di emozioni, attese, conquiste, ma anche molto complessa. Quello che si intende fare con questo progetto è proprio dotare le famiglie di strumenti in più, potenziare le loro risorse e soprattutto non lasciarle sole. In un’Europa così minacciata, questa esperienza può dare nuova fiducia, perché le famiglie hanno l’entusiasmo e la voglia di progettare il futuro. C’è un’esperienza di intercultura in atto che non è frutto di un progetto economico e politico, ma della condivisione».

Presenza speciale quella di don Tonino Palmese, vicario episcopale Arcidiocesi di Napoli, il quale ha sottolineato il valore dell’innocenza rappresentato dai bambini. «Il nostro sguardo dovrebbe essere come quello dei bambini che permette di guardare la realtà coi loro occhi. È proprio un ragazzino che mette nelle mani di Gesù quel cibo che diventa la possibilità di sfamare un popolo alla ricerca di un senso profondo della vita».

«Uno dei più gravi problemi che connota la nostra società è la disgregazione socio-umana, figlia di una cultura individualista, che ci porta a vedere l’altro come un qualcuno che costituisce un limite alla realizzazione», ha detto Daniele Marrama presidente Istituto Banco di Napoli Fondazione, che ha finanziato il Progetto. L’antidoto a ciò è l’investimento nella formazione, nell’educazione e «la famiglia è il luogo per eccellenza dove si impara il valore del sé, il rispetto dell’altro, la grammatica dei sentimenti». L’adozione poi è una vocazione missionaria che realizza il desiderio del cuore, con delle problematiche evidenti.

«Certamente l’amore contribuisce a viverle ma c’è anche bisogno di interventi esterni. Raramente ho sentito parlare di percorsi di accompagnamento successivo all’adozione, invece quello è il momento in cui occorre dare un’iniezione di fiducia a chi si confronta quotidianamente con queste difficoltà».

E di condivisione e solidarietà ha parlato anche Andrea Turatti , Presidente AFN onlus, sottolineando come sia proprio la realtà che anima AFN. «Sono contento di essere qui e offrire questa possibilità sul territorio – ha affermato –; un territorio che merita, infatti di 850 bambini che hanno trovato una famiglia, attraverso AFN, 180 sono una realtà nata e cresciuta in Campania. La maturità del territorio ha consentito di far partire il progetto Famiglie di cuore che vogliamo esportare nel resto d’Italia con l’obiettivo di essere un contributo alla società».

 

Si parlerà ancora del Progetto “Famiglie di Cuore”, sul prossimo Spazio Famiglia, che uscirà allegato a Città Nuova n.5 a Marzo 2015.

 

Azione per Famiglie Nuove onlus

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