Famiglia e scuola, la ministra Azzolina incontra le associazioni familiari

La pandemia ha evidenziato una forte disuguaglianza tra le famiglie. La tipologia dei lavori dei genitori, il numero dei figli a casa creano disparità tra i nuclei familiari

L’e-learning ha fatto emergere nuove forme si disuguaglianza: non tutti hanno la connessione internet o la possibilità di dispositivi elettronici, c’è chi è costretto a scegliere quale figlio si debba collegare, se lavorare o seguire i figli; la disabilità richiede ulteriore impegno nella gestione della quotidianità. E’ un quadro complesso e preoccupante quello che emerge dall’incontro della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in videoconferenza con i rappresentanti di Forum regionali e associazioni familiari il 18 novembre scorso.

«La ministra ha ascoltato con estrema attenzione e preoccupazione la voce delle famiglie, condividendo in toto i sentimenti di tutti – riferisce Paola D’Alesio, delegata AFN e vicepresidente Forum associazioni familiari dell’Abruzzo–. Didattica a distanza, dispersione scolastica, fragilità, diseguaglianze, infrastrutture, salute, sicurezza, alcuni dei temi emersi in un dialogo schietto, accorato e costruttivo. «Ci siamo espressi non solo come rappresentanti di associazioni, ma come genitori. Anche di figli disabili. Senza puntare il dito, illustrando la situazione in modo chiaro, propositivo, nello stile del Forum, per costruire quella forte alleanza educativa indispensabile alla crescita delle nuove generazioni».

Alcuni imput: migliorare il fondo per la dotazione di strumentazioni informatiche, lavorare per la disabilità, non dimenticare gli studenti degli istituti professionali e la loro formazione. La necessità di linee guida chiare e unitarie per tutte le regioni con maggior coinvolgimento delle istituzioni per arginare contrasti a vari livelli che creano difficoltà alle famiglie, oltre quelle dell’emergenza.

L’annuncio di poter usufruire dei gigabyte delle grandi compagnie telefoniche, che escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo internet previsto negli abbonamenti è una notizia positiva per le famiglie. Così come apprezzata la proposta di istituire incontri a cadenza regolari.

«C’è bisogno di sostegno alle famiglie che non possono e non devono essere lasciate sole in questo momento epocale così difficile, – commenta Paola D’Alesio. – La proposta della ministra di tenere a cadenze regolari un incontro con il Forum è stata una bella risposta. Occorre potenziare il “patto” scuola- famiglia e dare vita ad un percorso che ci spinga a lavorare insieme, allargandoci alla società civile per la crescita delle generazioni future. La scuola non può e non deve essere considerata un parcheggio o un distributore automatico di nozioni, di attestati e certificazioni, lontana dalla realtà e dal mondo. La scuola è ciò che ti insegna come convivere, realizzandoti, con l’ambiente che ti circonda, con le persone che incontri nella vita, con te stesso, aiuta a guardarsi intorno per capire ciò di cui la società ha effettivamente bisogno, qui ed ora».

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