Famiglia e non consumismo

Nell’ippodromo di Zagabria uno dei momenti più alti della visita di due giorni di Benedetto XVI in Croazia davanti ad una folla di 400 mila persone
Il papa in Croazia

«Il Papa attacca le coppie di fatto». «Non cedete alla convivenza». «Le coppie di fatto non sono una vera famiglia». Quasi tutti in negativo i titoli dei principali quotidiani italiani sul discorso di Benedetto XVI tenuto nell’ippodromo di Zagabria, in Croazia, davanti a 400 mila persone, un numero superiore alle attese, sotto una cappa di caldo umido.

 

Eppure le parole del papa per il primo incontro nazionale delle famiglie, in Croazia i cattolici battezzati sono il 90 per cento, mettono in evidenza in positivo la bellezza e la centralità della famiglia prendendo spunto dalle letture domenicali della celebrazione eucaristica.

 

«Restare insieme» è uno dei paradigmi usati da Benedetto XVI per poter ricevere il dono dello Spirito Santo. Si riferisce al racconto degli Atti degli apostoli, ma vale anche per ogni famiglia e comunità cristiana. «Talora si pensa – spiega il papa – che l’efficacia missionaria dipenda principalmente da un’attenta programmazione e dalla sua intelligente messa in opera mediante un impegno concreto. Certo, il Signore chiede la nostra collaborazione, ma prima di qualsiasi nostra risposta è necessaria la sua iniziativa: è il suo Spirito il vero protagonista della Chiesa, da invocare e accogliere».

 

E quell’autentico spirito evangelico è il modo di sostenere la famiglia così minacciata e segregata nella cultura europea contemporanea. In questo modo la famiglia diventa soggetto attivo di una buona notizia, già solo per il fatto stesso di esistere, e perché la famiglia è «una risorsa decisiva per l’educazione alla fede, per l’edificazione della Chiesa come comunione e per la sua presenza missionaria nelle più diverse situazioni di vita». A cominciare dalle mura domestiche. «Impegnatevi sempre – incoraggia Benedetto XVI – ad insegnare ai vostri figli a pregare, e pregate con essi; avvicinateli ai Sacramenti, specie all’Eucaristia. Siate quasi un piccolo cenacolo, come quello di Maria e dei discepoli, in cui si vive l’unità, la comunione, la preghiera!».

 

Missione tanto più necessaria nella società europea odierna dove si diffonde una visione della vita che postula l’emarginazione di Dio dalla vita e una svalutazione della famiglia. «Si assolutizza una libertà – dice il papa – senza impegno per la verità, e si coltiva come ideale il benessere individuale attraverso il consumo di beni materiali ed esperienze effimere, trascurando la qualità delle relazioni con le persone e i valori umani più profondi; si riduce l’amore a emozione sentimentale e a soddisfazione di pulsioni istintive, senza impegnarsi a costruire legami duraturi di appartenenza reciproca e senza apertura alla vita. Siamo chiamati a contrastare tale mentalità!». Anche con la promozione di provvedimenti legislativi che sostengano la formazione di una famiglia fondata sul matrimonio e nel compito di generare ed educare dei figli. La famiglia, infatti, è spesso sola nell’affrontare le tante sfide quotidiane.

 

E, solo in conclusione, l’affondo, non è una novità, del papa contro «quella mentalità secolarizzata che propone la convivenza come preparatoria, o addirittura sostitutiva del matrimonio!». Ma è solo puntando sulla vita autentica del Vangelo, sulla testimonianza personale che si potrà preparare quella svolta culturale per promuovere una società più umana.

 

Il quotidiano di Zagabria Vecernji list, sopra una foto di Benedetto XVI, apre la prima pagina di oggi con un lungo titolo che riassume alcuni temi della visita: «La benedizione del papa: appoggio all’ingresso nella Ue, sì alla famiglia tradizionale, no ai matrimoni gay e all’aborto, elogio del Beato Stepinac e della sua lotta al totalitarismo, condanna del consumismo».

 

Il papa è rientrato a Roma, all’aeroporto di Ciampino, poco dopo le 22 di domenica sera. Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha sottolineato come «in Croazia l’accoglienza è stata straordinaria, ottima sia da parte delle autorità del Paese, che della popolazione. Il Papa ne è molto grato».

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