Fabbriche recuperate
In Argentina, una legge dà ai lavoratori di un'azienda in crisi la possibilità di acquistarla e di strutturare un nuovo piano di rilancio
Il Parlamento argentino ha recentemente provveduto a riformare la legge sui fallimenti e concorsi preventivi in base alla quale viene concesso ai lavoratori dell’azienda in crisi un diritto di prelazione (ossia una preferenza) nei confronti di altri acquirenti. La norma punta essenzialmente a conservare i posti di lavoro in pericolo per il dissesto dell’azienda, e dall’altra a favorire quelle situazioni nelle quali i i dipendenti abbiano preso la decisione di recuperare l’impresa, organizzandosi per la gestione della stessa.
Infatti, a partire dalla crisi catastrofica scoppiata in Argentina nel 2001, in piú di 250 casi di chiusura di altrettante fabbriche i lavoratori hanno provveduto a recuperare l’attivitá economica. In alcuni casi si trattava di aziende in crisi da tempo, qualche volta addirittura abbandonate dai legittimi proprietari, in altri casi si trattava del concreto disinteresse dei propietari a preseguire nell’attivitá imprenditoriale.
L’insieme di queste esperienze ha permesso il sorgere del movimento Fabbriche Recuperate che, nonostante i presagi pessimisti dei suoi inizi, sta dimostrando capacitá di sviluppo e buoni risultati nella gestione. Infatti, spesso i lavoratori hanno dovuto formarsi nella attivita di gestione e di commercializzazione dell’attivitá produttiva.
Ma la norma varata dal Parlamento, con una insolita convergenza di maggioranza ed opposizione che ha portato al voto unanime, dice anche qualcosa di piú del semplice passaggio di consegne dai proprietari ai lavoratori. Il fatto di stabilire un diritto di prelazione nei confronti di questi ultimi dando loro l’opportunitá di succedere i titolari dell’azienda, sta indicando un importante precedente nella considerazione del diritto di proprietá spostando il baricentro dell’esercizio di queste facoltá dall’interesse personale (disfarsi di una impresa) verso l’interesse collettivo della preservazione dei posti di lavoro. Si tratta dunque di un passo in avanti nella considerazione del ruolo sociale dell’attivitá imprenditoriale.