Fa tappa a Udine il Festival del cinema inclusivo
Immaginate di avere problemi di vista o di udito – o di non sentire o non vedere affatto: come potreste fare ad andare al cinema, e godere dei capolavori della settima arte?
Una risposta ce l’ha INCinema, progetto ideato da Federico Spoletti con la direzione artistica di Angela Prudenzi, che vuole porsi come «un festival accessibile a tutti, dove anche i disabili sensoriali possano vivere l’esperienza unica e straordinaria della partecipazione a un festival del cinema, in una modalità quanto più possibile inclusiva».
Tutto è partito anni fa, scrive Spoletti nella presentazione, da una giornata al London Film Festival: lì è nata l’idea di cercare «di trasferire quell’esperienza per me unica al maggior numero di persone possibile, promuovendo la visione dei film con i sottotitoli e fondando una radio multilingue dedicata ai festival cinematografici». Constatato poi che «i festival del cinema restano l’evento culturale forse meno accessibile», e che i tentativi di offrire cinema accessibile avevano sempre avuto poco successo perché produrre i contenuti specifici a queste necessità richiede tempo, denaro e professionalità spesso non disponibili, ha deciso di partire da un cambiamento culturale. Perché, scrive ancora, «l’ostacolo maggiore alla diffusione delle proiezioni accessibili è la scarsa consapevolezza sul tema. Nonostante le cose stiano lentamente cambiando, l’intera filiera degli operatori considera la fruizione dei film da parte dei disabili sensoriali un elemento trascurabile o non economicamente interessante. Non è così nel mondo anglosassone, dove ci si è resi conto da tempo che “una persona su 6” rappresenta un segmento di pubblico che deve essere soddisfatto sì per legge, ma anche perché è rilevante in un’ottica commerciale».
È partito così un progetto di festival che è alla sua seconda edizione: nel 2024 ha già toccato Firenze, Roma, Londra, Lecce e Torino, e si appresta a fare la prossima tappa a Udine dal 3 al 6 dicembre (la tappa sinora più lunga, di 4 giorni).
Già, ma come rendere le proiezioni accessibili? Si parte da una soluzione “collaudata” come quella dei sottotitoli per i non udenti, con l’utilizzo di un carattere ad alta leggibilità; per arrivare a soluzioni più “tecnologiche” come le audiodescrizioni per non vedenti delle scene fruibili tramite apposita app gratuita.
Il programma prevede sia proiezioni in presenza presso il Cinema Visionario di Udine che in streaming sulla piattaforma MyMovies. Tra i titoli di spicco ci sono Le sorelle Macaluso di Emma Dante, Il giovedì di Dino Risi restaurato, Vito e gli altri di Antonio Capuano, Come quando eravamo piccoli di Camilla Filippi, After Love di Aleem Khan, e Mary e lo spirito di mezzanotte di Enzo d’Alò, che terrà anche una masterclass. Il festival prevede infatti anche eventi diversi dalle proiezioni, come conferenze e incontri con le scuole, e la premiazione del concorso INCorto. Sarà presentato inoltre il documentario Guardami, i cui protagonisti sono 8 ragazzi disabili visivi che saranno a Udine e prenderanno parte alla giuria.
C’è da ricordare infine che nel 2025 entrerà in vigore lo European Accessibility Act, direttiva che detta appunto le linee per l’inclusività in ogni settore: INCinema vuole quindi porsi anche come precursore in questo senso.
Le tappe successive del festival saranno il 16 dicembre a Milano, il 19 gennaio a Trieste e il 27 febbraio a New York. Per informazioni è possibile visitare il sito incinema.org