Ezechiele Ramin, martire della Terra

Domenica 24 marzo si celebra la 32esima Giornata dei missionari martiri. Varie le attività organizzate per ricordare il sacerdote comboniano ucciso nell’Amazzonia
Via crucis "Martiri della Terra". Sulla croce il volto dei martiri della Panamazzonia. Roma, 15 marzo 2024. Fonte: Terra e Missione © Jaime C. Patias – Anna Moccia

Il titolo della 32esima Giornata dei missionari martiri, che quest’anno si celebra il 24 marzo, è “Un cuore che arde”. Con questa frase, che fa riferimento all’esperienza dei discepoli di Emmaus dopo l’incontro con Gesù risorto, si pone l’attenzione sulla testimonianza dei martiri cristiani che, seguendo l’esempio di Cristo, portano la luce e il calore del Vangelo a intere comunità.

La Giornata è stata istituita dalla Chiesa italiana nel 1992 «per ricordare tutti coloro che, ogni anno, perdono la vita mentre si dedicano senza riserve al servizio al prossimo». Tra questi si trova padre Ezechiele Ramin, detto Lele, il quale pochi giorni dopo la sua morte è stato definito da papa Giovanni Paolo II come “martire della carità”.

Padre Ezechiele, oggi Servo di Dio, è nato a Padova nel 1953. Mosso sin da giovane da una spinta interiore verso l’incontro con i poveri e il contrasto delle ingiustizie sociali, entra in seminario e diventa sacerdote missionario comboniano. Nel 1984 è inviato a Cacoal, nello stato di Rondonia in Brasile, dove si batte per i diritti delle popolazioni indigene e dei contadini senza terra minacciati dai latifondisti. In questo contesto, affianca le proteste degli indios contro l’invasione e anima la nascita di Sem Terra, un movimento pacifico di liberazione e riappropriazione delle terre.

Uomo di giustizia”, “martire cristiano”, “campione della nonviolenza”… Sono alcune delle espressioni con cui viene ricordato il missionario, che è stato ucciso il 24 luglio 1985 in un’imboscata dopo essersi recato nell’accampamento di un gruppo di famiglie senza terra per convincerli di non prendere le armi contro i latifondisti ma di rivendicare i loro diritti sulla via della pace.

Via crucis “Martiri della Terra”. Sulla croce il volto dei martiri della Panamazzonia. Roma, 15 marzo 2024. Fonte: Terra e Missione © Jaime C. Patias – Anna Moccia

Venerdì 15 marzo, nel Giardino Laudato Si’ della Suore della Carità di Giovanna Antida Thouret a Roma, si è svolta una via crucis missionaria intitolata “Martiri della Terra”. Durante la celebrazione sono stati rilevati i numerosi diritti delle persone e dell’ambiente violati in Amazzonia, e per ogni stazione è stato commemorato un martire dell’America Latina, tra cui padre Ramin.

Alla fine della via crucis è stata inaugurata la mostra “Passione Amazzonia”, che espone i disegni del sacerdote missionario con i quali raccontava le emozioni, le ingiustizie e la vita di cui erano protagonisti i popoli a cui ha accompagnato fino all’ultimo giorno della sua vita. Affianco a scene sociali, altre evangeliche rappresentano, intrecciandole, la salita di Gesù al Calvario. La mostra è curata da Terra e Missione, dalla famiglia Ramin e dai missionari comboniani.

Venerdì 22 marzo alle 19.30 la via crucis missionaria si svolgerà nuovamente, questa volta al Giardino Laudato Si’ della Parrocchia della Natività di Maria Santissima, nella diocesi di Porto-Santa Rufina. Per l’occasione saranno presenti i fratelli di padre Ezechiele Ramin e suor Giovanna Dugo, con cui Lele aveva scambiato delle lettere durante il suo tempo in missione. In una di esse, pochi mesi prima del suo martirio, il giovane raccontava con grande profondità ciò che lo spingeva a dar la vita per i poveri e la giustizia: «Ho la passione di chi segue un sogno. La parola ha un tale accoramento che se la raccolgo nel mio animo sento che c’è una liberazione che mi sanguina dentro».

Come il giorno precedente, anche sabato 23 marzo sarà possibile apprezzare i disegni del sacerdote, questa volta in occasione del convegno “Custodi del giardino”, che si terrà dalle 9 alle 13 presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium. Il tema della giornata sarà “I martiri della giustizia ambientale e lo sfruttamento delle risorse”, e vi parteciperanno, tra gli altri, padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio missionario della diocesi di Roma, e i fratelli di Lele.

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