Eventi meteo estremi
Novembre 1970: 300 mila persone uccise da un ciclone tropicale in Bangladesh (Asia)
Aprile 1989: 1300 morti per un tornado in Bangladesh (Asia)
Dicembre 1975: 21 persone colpite e uccise da un fulmine nello Zimbabwe (Africa)
Novembre 1994: 469 persone bruciate vive nell’incendio provocato da un fulmine su un deposito di petrolio in Egitto (Africa)
Aprile 1888: 246 persone colpite e uccise da una grandinata di eccezionali dimensioni in India (Asia)
Non è un bollettino di guerra, ma poco ci manca. L’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) ha diffuso i dati degli eventi meteo che hanno causato più vittime negli ultimi secoli, divisi per alcune categorie come cicloni tropicali, tornadi, fulmini (diretti e indiretti) e grandinate. L’obiettivo è definire una scala di riferimento globale che permetta di confrontare le varie calamità naturali, in modo da prepararsi, per quanto possibile, a gestirle, ridurne gli effetti e salvare vite umane.
Questo elenco di episodi meteorologici estremi è molto importante soprattutto perché, anche se Trump non ci crede, è prevedibile un peggioramento nei prossimi anni, a causa del riscaldamento globale.
Nell’elenco dell’Omm manca un evento importante: le ondate di calore. A colmare la lacuna ha provveduto Tom Matthews, dell’Università di Liverpool, il quale ha studiato come l’accoppiata alta temperatura-alta umidità sia pericolosa soprattutto nelle grandi città. Gli agglomerati urbani sono infatti più caldi delle campagne, in quanto cemento ed asfalto intrappolano e poi rilasciano una grande quantità di calore.
Studiando gli effetti sull’uomo delle ondate di calore, i ricercatori hanno stabilito che oltre la soglia di 40,6 °C di “temperatura percepita” la salute dell’uomo è a rischio.
Per capire il livello di pericolosità, basta ricordare che nel 2015 nelle città di Karachi (Pakistan) e Calcutta (India) ci sono state oltre 3000 vittime per l’eccezionale ondata di calore oltre la soglia. Matthews e colleghi hanno calcolato che, proseguendo il riscaldamento globale, molte grandi città del mondo avranno almeno una volta l’anno una ondata di calore di questa gravità.
È un problema a cui la protezione civile ed i sindaci delle città metropolitane dovrebbero cominciare a prepararsi. Nel sito del Ministero della salute alcuni consigli su come comportarsi per diminuire il rischio, ed i bollettini sulle ondate di calore per le varie città italiane.