Evangelizzazione di ogni momento

Sesta puntata della conversazione della presidente dei Focolari sul tema “La Parola di Dio”, proposto alla riflessione del movimento.
Vetrata del Centro Ave Arte

In realtà, questo «annuncio efficace della Parola in tutto il mondo» è l’esperienza nella quale tutti noi siamo coinvolti fin dal primo giorno in cui abbiamo conosciuto l’Ideale dell’unità.
Si tratta di prenderne nuova coscienza, soprattutto in questo tempo in cui anche tanti cristiani hanno bisogno che sia loro riannunciata in modo persuasivo la Parola di Dio, così da poter sperimentare concretamente la forza del Vangelo.
Ora questo modo persuasivo è sicuramente prima di tutto la testimonianza della vita. Abbiamo già ricordato all’inizio come Chiara avrebbe desiderato che si potessero riscrivere i Vangeli osservando la nostra condotta.
E troviamo quasi un’eco a queste parole in Gerhard Tersteegen, teologo evangelico del sec. XVIII, che scrive:
«Apriti fino in fondo [a Cristo] in silenzio e completamente come un foglio bianco, in modo che egli stesso scriva la sua legge nel tuo cuore per mano dello Spirito Santo affinché tu, nel tuo essere e nella tua condotta di vita, diventi una sacra Scrittura, una lettera che tutti gli uomini possono leggere. Allora la Scrittura rimane una preziosa testimonianza di Cristo e si crederà non soltanto per averla letta, ma perché si è ascoltato e conosciuto lui».
Certamente oggi ci è richiesto di usare linguaggi e modi comprensibili agli uomini del nostro tempo, coinvolti in processi sociali e culturali in rapida trasformazione.
Scrive Evdokimov: «Parola di vita, essa non è una dottrina statica, bensì il luogo vivente della Presenza. Per questo ogni testimone del Vangelo è prima di tutto presente ed attuale, in ascolto del mondo visibile; nello stesso tempo egli interpreta l’attualità alla luce dell’invisibile, facendo così convergere la visione di Dio sulla storia e tutte le aspirazioni legittime dell’umanesimo moderno».
Sono questi testimoni del Vangelo che il Sinodo dei vescovi ha riconosciuto con gratitudine in quanti fanno parte dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità. Essi «sono nella Chiesa – dice la Verbum Domini – una grande forza per l’evangelizzazione in questo tempo, spingendo a sviluppare nuove forme d’annuncio del Vangelo».
Mi sembra che in queste «nuove forme d’annuncio del Vangelo» noi possiamo rispecchiarci in pieno. Ci incoraggia ricordare che proprio Benedetto XVI ha riconosciuto in Chiara la «fondatrice di una vasta famiglia spirituale che abbraccia campi molteplici di evangelizzazione».
Si tratta, quindi, di dare nuova vita a questi campi che Chiara ha aperto, ricordandoci prima di tutto che evangelizziamo continuamente se viviamo il nostro Ideale, sia quando lavoriamo all’interno del nostro movimento, sia quando viviamo a diretto contatto con il mondo.
È ciò che Chiara ci ha sempre insegnato, guidandoci passo passo in ogni attimo della giornata: vivere e annunciare il Vangelo significa per noi «sfruttare ogni occasione per allacciare rapporti, stringere amicizie, coltivare i cuori» al punto di generare l’amore scambievole e permettere la presenza di Gesù fra noi fino a realizzare l’unità.
 
(continua)

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