Europa, un milione di firme a favore delle diversità nazionali e linguistiche

I promotori del “Minority SafePack”, un’iniziativa dei cittadini europei a favore delle diversità nazionali e linguistiche in Europa, hanno presentato alla Commissione europea oltre 1 milione di firme.
Foto sito Fuen

Nell’Unione europea (UE) ci sono circa 50 milioni di persone che appartengono a una minoranza nazionale o a una comunità linguistica minoritaria. Il “Minority SafePack” è un’iniziativa dei cittadini europei che ha raccolto oltre un milione di firme per chiedere alle istituzioni europee di migliorare la protezione delle persone appartenenti a minoranze nazionali e linguistiche e rafforzare la diversità culturale e linguistica nell’UE.

Si tratta della quinta iniziativa dei cittadini europei che va a buon fine da quando lo strumento è stato introdotto con il Trattato di Lisbona.

I promotori dell’iniziativa, richiamando il motto dell’UE, “Uniti nella diversità”, chiedono all’UE di adottare di un insieme di atti giuridici per migliorare la protezione delle persone appartenenti a minoranze nazionali e linguistiche e per rafforzare la diversità culturale e linguistica in seno all’UE.

Negli atti europei dovrebbero essere previste iniziative politiche in materia di lingue regionali e minoritarie, d’istruzione e di cultura, di politica regionale, di partecipazione, d’uguaglianza, di contenuti audiovisivi e di altri contenuti mediatici, nonché di sostegno regionale o statale.

In particolare, l’iniziativa dei cittadini europei “Minority SafePack” comprendeva undici proposte, nove delle quali sono state registrate dalla Commissione europea: una raccomandazione UE per la protezione e la promozione della diversità culturale e linguistica, programmi di finanziamento per piccole comunità linguistiche, la creazione di un centro di diversità linguistica, la proposta che gli obiettivi dei fondi di sviluppo regionale dell’UE comprendano la protezione delle minoranze nazionali e la promozione della diversità culturale e linguistica, una ricerca sul valore aggiunto delle minoranze nelle nostre società e in Europa, parificazione per le minoranze apolidi (come i Rom), una legge europea sul copyright in modo che i servizi e le trasmissioni possano essere fruiti nella lingua madre, libertà di servizio e ricezione di contenuti audiovisivi nelle regioni minoritarie, esenzione del sostegno regionale (o statale) alla conservazione delle minoranze, dei media e del patrimonio culturale.
Completata la raccolta delle firme, l’iniziativa dei cittadini europei “Minority SafePack” è stata presentata a Věra Jourová, Vicepresidente della Commissione europea con delega ai Valori e la trasparenza, e Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani. Entro tre mesi verrà organizzata un’audizione pubblica al Parlamento europeo. Quindi, sulla base di una valutazione approfondita, la Commissione europea presenterà una comunicazione per motivare le misure che intende adottare o meno, ad esempio una proposta legislativa o provvedimenti non legislativi.
L’iniziativa dei cittadini europei è uno strumento che permette loro di diventare, in qualche modo, protagonisti del processo legislativo europeo, chiedendo alla Commissione europea di proporre nuovi atti legislativi. L’iniziativa dei cittadini europei prevede la raccolta di almeno un milione di firme in almeno sette Stati membri dell’UE affinché la proposta possa poi essere presentata alle istituzioni europee.

Quando un’iniziativa raccoglie un milione di firme la Commissione europea decide quale azione intraprendere. Dal 1° gennaio 2020, questo strumento è diventato ancora più vicino ai cittadini con l’entrata in vigore di nuove norme.

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