Abituati all’idea di un’Europa bipartita tra est e ovest, quella che sul piano politico è stata definita "d’Europa di Yalta", su quella stessa base si era pronti ad inquadrare tutti gli avvenimenti che coinvolgevano quel continente. Questa abitudine ha offuscato ai nostri occhi le reali possibili intese tra est e ovest. Davanti a noi si pongono però oggi alcune sfide, come quella demografica, quella dei flussi migra tori e quella ecologica, che sono comuni all’intera Europa e la costringono a non isolarsi dal resto del mondo e a sviluppare una solidarietà tra europei e tra Europa e resto del mondo. In questo senso, il concetto di «casa comune europea» dovrebbe rappresentare una visione unitaria dell ‘identità culturale europea che trova nel valore della persona umana una sua base essenziale, base che la apre ad una solidarietà planetaria.