Europa e fraternità, binomio impegnativo

Le due scommesse a confronto: l’Europa dei popoli e la fraternità, hanno dato la cifra del loro carico in corso d’opera.
città

Superare la visione del proprio territorio, acquisire un orizzonte politico, culturale, sociale, amministrativo delle proprie città non è semplice, né scontato, richiede di andare oltre visioni personali, porsi in discussione, saper condividere, garantire governabilità e capacità di coinvolgimento della società civile.

La fraternità nelle Città non è uno scherzo. Non è una buona intenzione. E’ un valore che richiede una strategia programmatica ed esige continua formazione e riflessione condivisa che deve giungere fino ai suoi abitanti in un cammino allargato e comunitario.

È questo quanto si è potuto riscontrare nell’VIIIª Giornata nazionale dell’Associazione Città per la Fraternità sin dalla mattina nella sua Assemblea. Lo scorrere insieme la vita di un anno e dar seguito a modifiche dello Statuto, in modo da renderlo sempre più attinente alla normativa vigente e al proprio fine anche alla luce dell’esperienza conseguita. Verificare, inoltre, l’evoluzione di un progetto in sinergia col Comune di Betlemme. Nel corso degli anni le amministrazioni dei Comuni associati sono cambiate ed è quindi naturale uno scambio ed un approfondimento più ampio con chi vi arriva per la prima volta. E’ il confronto, la storia, l’operato di chi vi fa parte da tempo, ma pure di vi giunge da ultimo ad arricchire il patrimonio dell’Associazione. Queste circostanze evidenziano come la Fraternità sia esigente, senza sconti: occorre mettersi in gioco, saper superare particolarismi e campanilismi, favorendo la cultura dell’incontro.

Nel pomeriggio il Convegno “Europa: Libertà Uguaglianza e … la Fraternità? Quale chance oggi” ha ben analizzato le sfide del grande Continente racchiuso tra l’Atlantico e gli Urali, con un’estensione non indifferente da poter destare preoccupazioni a più di qualche Paese in giro per il mondo! L’analisi delle problematiche e delle potenzialità è stata introdotta da Donato Falmi, già direttore dell’editrice Città Nuova, il cui ricordo è andato, oltre i Padri: alle Madri fondatrici dell’Europa non abbastanza menzionate e neppure ben note. Marco Filippeschi, sindaco di Pisa e presidente della Lega per le Autonomie, si è soffermato accuratamente sul contributo delle città. L’esperienza di Insieme per l’Europa, presentata da Ilona Toth e Diego Goller, ha messo in luce l’azione dei Movimenti di varie Chiese cristiane, che trascendendo le loro origini, sono un contributo all’unità europea partendo dal ricco patrimonio spirituale e culturale.

L’on. Silvia Costa, europarlamentare e attualmente coordinatrice della Commissione Cultura per S&D, ha concluso con una dettagliata relazione sui punti fondamentali con riflessi a vari livelli delle sfide che attengono all’Europa unita. Un’Europa senza la Fraternità è impensabile. Infatti quella che meditarono i Padri e le Madri fu quella di un Continente unito, ma distinto. Senza la fraternità, una realtà che vede attori diversi per storia, tradizioni, spiritualità farebbe difficoltà a muovere passi ed anche Uguaglianza e Libertà sono meno incisivi.

Da questi stimoli si attendono impegni e sviluppi per tutti noi cittadini europei. Incitamento offerto nel finale del convegno, su invito di Silvia Costa, anche da Alì Ehsani, giovane afghano, che ha vissuto la sua infanzia e adolescenza in una Kabul devastata dalla lotta tra fazioni. La città non è sempre stata così, gli raccontava suo padre portandolo sul terrazzo per vedere il cielo stellato nelle notti senza bombe. Questo il contenuto del suo libro: Stanotte guardiamo le stelle. Dopo un viaggio epico di 5 anni giunge in Europa, poco più che adolescente, si laurea in Scienze Politiche, si sente cittadino di questo Continente e ci invita ad amarlo e a lavorarci con passione.

A seguire il conferimento del Premio “Chiara Lubich per la Fraternità” assegnato al Comune di Assisi, con questa motivazione:

«Ad Assisi, 600 anni prima della declinazione dei tre principi della Modernità, coniati dalla Rivoluzione Francese, riecheggiò per prima la parola Fraternità ad opera di Francesco. Dire Assisi e dire Pace e Fraternità è come dire una parola sola. L’Associazione Città per la Fraternità ha ritenuto cogliere la candidatura proposta dal Presidente della Provincia di Perugia «per come Assisi ha saputo contribuire e declinare i principi della “fraternità universale” in Italia e nel mondo» e conferire l’ottava edizione del Premio Internazionale «Chiara Lubich per la Fraternità». Per due particolari sottolineature:

  • lo “Spirito di Assisi” – espressione di San Giovanni Paolo II a seguito dello storico incontro dei Rappresentanti di tutte le Religioni mondiali del 27 ottobre 1986 – è riconosciuto da persone di tutte le religioni e di convinzioni non religiose.
  • L’intuizione del filosofo Aldo Capitini sulle cui iniziative è nata la “Marcia della pace Perugia- Assisi” il 24 settembre 1961 che da oltre 50 anni fa unire persone di più diverse idee e convinzioni con lo scopo di testimoniare e favorire la Pace anche con l’impegno dell’Associazione Enti Locali per la Pace e la Fraternità.

L’Associazione “Città per la Fraternità” assegna l’8ª edizione del Premio “Chiara Lubich per la Fraternità” alla Città di Assisi, con l’auspicio che i principi di fraternità e di pace che questa Città emana, possano raggiungere ogni persona, ogni famiglia e comunità e tutti i popoli.»

Altri riconoscimenti sotto forma di menzione a:

Citta di Manfredonia

«Per l’originalità della proposta e per il principio di Fraternità partecipativa, portata avanti in sinergia con realtà della Comunità cittadina, quali, ad esempio, l’Associazione “MONDO NUOVO” e “A.V.I.”, affinché trovi il Comune di Manfredonia come vero punto di riferimento di Fraternità diffusa.»

Coordinamento Enti Locali per La Pace

«Per portare avanti anche a livello istituzionale le intuizioni del filosofo Aldo Capitini che il 24 settembre1961 organizzò la 1ª Marcia per la Pace e la fratellanza dei popoli, un corteo nonviolento che si snoda per le strade che da Perugia portano verso Assisi, una marcia tuttora proposta dalle associazioni e dai movimenti e grazie al Coordinamento Nazionale anche dai Comuni per la pace. In quell’ occasione viene per la prima volta utilizzata la Bandiera della pace, simbolo della nonviolenza e contro tutte le guerre.

Promocion de la Persona para una Sociedad Fraterna” (PIP A, C.) di Città del Messico

«Per il deciso contributo per offrire alle nuove generazioni, in modo diverso e creativo, la maniera di avvicinarsi allo spazio pubblico, all’analisi positiva dell’orizzonte politico, al di là di ogni sguardo motivante, cercando di guardare al Messico nella sua complessità con gli occhi della fraternità universale».

Convegno  contributi video  : https://youtu.be/edJSuqMdDaI

Cerimonia Premio solo audio:  http://youtu.be/_gXws8X1NnQ

 

 

 

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