Estate TV
Il caldo incalza e il deserto avanza. Anche in tv. Di questi tempi, basta trascorrere una serata davanti al piccolo schermo per accorgersi che ormai trovare un bel programma in tv è come cercare l’acqua tra le dune del Sahara. In verità l’operazione è complicata già durante la stagione invernale. Con l’arrivo dell’estate, la missione si fa quasi impossibile: i programmi nuovi sono pochi e poco interessanti e i palinsesti si sono rarefatti, pieni zeppi di repliche, premiazioni e scarti di magazzino. Così per chi desidera trascorrere un po’ di relax serale con il tubo catodico si presenta la poco avvincente prospettiva di accanirsi sul telecomando con uno zapping forsennato. Un “gira-gira” senza fine alla ricerca di un’introvabile oasi di buon intrattenimento. Il filone più prolifico della tv sotto l’ombrellone resta quello racchiuso nella formula “sole-sesso-sorrisi”. Per quello che abbiamo visto fino a questo punto è un paradigma che si ritrova in molte delle nuove trasmissioni lanciate nell’estate 2003. Furore (al venerdì su Raidue) ne è il manifesto ideologico: vip dall’immagine ormai usurata si dimenano senza sosta, cantano e ballano facendo finta di divertirsi un mondo. Il tutto condito da inquadrature e giochini piccanti. Stesso clima nel redivivo Drive in tornato al mercoledì in prima serata su Canale 5 con le repliche di vent’anni fa. È stata venduta dal marketing come una grande celebrazione se non addirittura come un’operazione culturale. In realtà è una furba riesumazione di materiale d’archivio. Adotta una formula simile ma merita un voto più lusinghiero Cocktail d’amore (in seconda serata su Raidue) condotto da Amanda Lear. I bambini è meglio che siano a letto, le volgarità non mancano, ma i filmati mandati in onda sono autentiche chicche e capaci di risvegliare ricordi e emozioni rimosse. Di Velone è presto detto: un buon segnale contro la tv solo “bella, avvenente e sempre in forma”, ma alla fine una trasmissione noiosa, e forse, inutile. Senza contare che le Over 60 fanno spesso le 15enni prendendosi tremendamente sul serio e riaffermando così il modello dominante, quello del “giovane a tutti i costi”. Per i più caparbi si consiglia allora di ricorrere a fonti alternative: dvd, videocassette e canali satellitari. Per chi invece si ostina a cercare qualcosa di buono nell’etere, le trasmissioni da segnalare sono le solite: gli speciali di Blu notte di Raitre con il sempre avvincente Carlo Lucarelli, le curiose lezioni di guida di Quizzauto con Paolo Brosio e Luana Ravegnini, i viaggi balneari di Linea Blu al sabato su Raiuno, i documentari di Superquark.