Essere tutor di Teens, la rivista dei ragazzi per i ragazzi
Cos’è Teens? È una rivista che ha da poco compiuto i primi dieci anni di vita, il suo motto: “Scritto dai ragazzi per i ragazzi”. Vincitore del premio Chiavari, Teens si distingue appunto per avere una redazione interamente costituita da giovani, aspiranti giornalisti e non, le cui parole raggiungono i coetanei, gli adulti, entrano nelle scuole ma anche nelle carceri minorili.
Ad accompagnare questo loro lavoro, in modo che si possano esprimere nel modo più libero e professionale, ci sono i tutor, un gruppo di ragazzi più grandi, un tempo anche redattori di Teens. Cosa significa accompagnare i giovani in questo percorso di condivisione delle proprie idee, importantissimo per la loro crescita e fondamentale per comunicare al mondo la loro visione della realtà?
Secondo Marco D’Ercole, oggi universitario, studente di un corso di Laurea magistrale in data science e tutor, significa questo: “Teens è crescita. I motivi per dare questa definizione sono tanti. L’ho visto nascere e svilupparsi -ci scrivo da quando avevo quattordici anni. Ho imparato davvero molto da Teens e con Teens. Oggi sono tutor e quindi ho un ruolo diverso nella rivista rispetto a quando ci scrivevo nella mia adolescenza. Tuttavia, quello che la rivista mi continua a dare non è cambiato. Sento che non smetto di crescere e che adesso posso anche io, in primis, aiutare i ragazzi sotto ogni punto di vista”.
Essere tutor non è infatti, solo, correggere la grammatica e la sintassi dei lavori dei ragazzi, ma sostenerli nell’esprimere ciò che sentono, correggerli nel percorso, accompagnarli nell’esplorazione della realtà attraverso le loro ricerche e interviste, insegnargli a lavorare in gruppo. Andrea Conte, insegnante di materie scientifiche alle scuole superiori e tutor, racconta: “In questo ruolo, ho il privilegio di accompagnare i ragazzi nel loro percorso di apprendimento della scrittura, fornendo loro supporto e guida. Non si tratta semplicemente di correggere grammatica e stile, ma di incoraggiare la creatività, la ricerca e l’espressione personale. La mia passione per la scienza, in particolare per l’astrofisica e la matematica, mi permette di arricchire il loro bagaglio di conoscenze e di stimolare la loro curiosità verso il mondo che li circonda. Credo con fermezza nell’importanza di trasmettere valori come la perseveranza, il rispetto e la collaborazione. Questi principi sono essenziali per la crescita personale e per la formazione di cittadini responsabili. Vedere i ragazzi evolversi, acquisire nuove competenze e sviluppare una propria voce autonoma è una soddisfazione immensa”.
Benedetta Ciriolo invece, studentessa di Ingegneria clinica, descrive così questa prima esperienza in qualità di tutor da poco più di un anno, dopo aver scritto a lungo per la rivista: “Ho scelto di proseguire la mia esperienza in Teens come tutor perché è un ambiente dinamico in cui trovo molti stimoli per la mente e che offre un’ampia visione sugli interessi dei ragazzi giovanissimi che cominciano ad affacciarsi sul mondo. Trovo che le loro idee, i temi che scelgono di trattare, siano spesso sorprendenti. Sono occasioni per scoprire punti di vista diversi dal mio. Ad esempio, nella fase di lavorazione dell’ultimo numero ‘Uguaglianza e rispetto’ di gennaio e febbraio, ho seguito un articolo in cui un giovane redattore ha spiegato il genere musicale trap. Bisognava scegliere una canzone come esempio. Purtroppo, però, non essendo un genere a cui sono avvezza, lo associavo esclusivamente a testi negativi. Dunque, ho fatto ricerche per conto mio, ho ascoltato un po’ di canzoni finché non ne ho trovata una più adatta a Teens, riguardo l’affrontare le sfide della vita con determinazione. Il suggerimento è piaciuto anche al redattore e così l’abbiamo inserita nell’articolo. Continua a non essere il mio genere preferito ma ho scoperto, grazie all’idea del giovane collaboratore, che anche in questo ambito ci sono canzoni che trattano temi positivi, superando i miei pregiudizi”.
Dal mio canto, posso raccontare che Teens è parte integrante del mio percorso di vita e lavorativo. Per il primo, lavorare con i più giovani mi insegna ogni giorno moltissime cose. Senza dubbio a coordinarmi sempre meglio in un gruppo in costante cambiamento. La redazione Teens è un telescopio sociale. Per me, studentessa di Scienze della comunicazione, relazioni pubbliche e giornalismo, è un modo di osservare le tendenze e le prerogative delle nuove generazioni. Vedere in che modo si approcciano al mondo e quali sono le loro urgenze comunicative. È affascinante. È come se attraverso le loro parole mi affidassero i loro sogni e le loro speranze, le lotte quotidiane e le gioie, rendendomi responsabile di aiutarli a veicolarle nel modo giusto agli altri. Ci sono articoli dei ragazzi che mi emozionano, altri che mi fanno scoprire cose nuove. Alcuni diventano un mezzo per confrontarsi e comprendersi nelle proprie differenze, altri occasioni per formare i giovani redattori nelle loro capacità comunicative. Aiutarli a trovare le parole per esprimere ciò che pensano è un esercizio che sarà loro molto utile nella vita futura, per portare avanti le proprie idee e confrontarsi, con rispetto, con il mondo.
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