Essere pellegrini di pace in Terrasanta
Una corsa per la pace da Betlemme a Gerusalemme con israelinai, palestinesi, italiani e haitiani nei giorni che hanno preceduto Assisi con JPIIGames
Un fine di ottobre 2011 particolarmente all’insegna della pace e del dialogo. Basti pensare alla giornata del 27 che ha visto riuniti alcuni fra i principali leader religiosi mondiali insieme al Santo Padre ad Assisi. Ma, oltre alle grandi azioni a livello universale, ci sono anche altre iniziative che, nel loro piccolo, lavorano per gettare semi di pace. È il caso di "JPII Games 2011 Pilgrims of Peace", il pellegrinaggio che ha avuto luogo in Terra Santa dal 21 al 25 ottobre e organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi e dal Centro sportivo italiano.
Il cuore di questa iniziativa è stata la Corsa della pace, alla sua ottava edizione, che si è svolta il 24 ottobre da Betlemme a Gerusalemme. Più di 300 corridori che si sono riuniti nella piazza di fronte alla Basilica della Natività a Betlemme: 150 italiani, una delegazione di 90 corridori da Haiti, 70 ragazzi di Betlemme e circa 15 cittadini israeliani. Tutti insieme a correre per la pace, emozionati all’idea di passare al check-point che divide il territorio della città di Betlemme dalla municipalità di Gerusalemme senza doversi fermare per un controllo. Ma più che per i partecipanti stranieri, l’esperienza è stata toccante per gli israeliani e i palestinesi che hanno messo piede e sono stati accolti nella città che dista pochi chilometri dalla propria e che, alcuni di loro, non avevano avuto ancora occasione di vedere. Ai cittadini israeliani, infatti, non è consentito l’ingresso a Betlemme e che i cittadini di Betlemme devono avere un permesso particolare per poter entrare a Gerusalemme.
All’arrivo al check-point ad attendere i corridori c’era un campetto di calcio nel quale si sono alternate in varie amichevoli 4 squadre: una rappresentativa palestinese, una israeliana e due squadre italiane, quella dell’Associazione calciatori e quella della Lega Pro. Fra i testimonial dell’iniziativa infatti figuravano Damiano Tommasi, Gigi Di Biagio, Angelo Peruzzi e Fabio Pecchia oltre alla “madrina” Giusy Versace, una giovane ragazza piena di energie che ha perso entrambe le gambe in un incidente stradale che però non ha piegato il suo spirito. Oggi Giusy è un’atleta paralimpica e sulle sue nuove gambe ha portato la fiaccola nel primo tratto della Corsa.
Ma il JPII Games è stato anche altro: dalla scelta di dedicarli a Giovanni Paolo II – per il suo anelito per la pace e l’amore per lo sport legato alla vita di fede e il desiderio di realizzare quest’anno l’iniziativa in concomitanza con la prima celebrazione della memoria liturgica del Beato Giovanni Paolo II – al dato significativo della presenza di una delegazione proveniente da un paese come Haiti (tramite l’organizzazione NPH e la Fondazione Rava) che sta lottando anch’esso per la propria pace.
È bello vedere come sia in questa esperienza in Terra Santa che nell’incontro di Assisi, il messaggio sia quello di inserire all’interno di un pellegrinaggio le esperienze di comunione e condivisione. Pellegrini di pace in Terra Santa, pellegrini della verità, pellegrini della pace ad Assisi.