Un mio carissimo amico, mi ha chiamato dicendomi di scrivere un articolo su un fenomeno che conoscevo poco : i nonni che regalano i “gratta e vinci “ai nipoti! Vi confesso che sono rimasto sbalordito .
Mi sembra assurdo che anche noi nonni possiamo precipitare nella mentalità futile e profondamente superficiale di chi pensa che giocando alla fortuna prima o poi tutto si aggiusti. No e poi no!
Le statistiche di quante persone e famiglie si sono rovinate con i giochi e le scommesse di vario tipo sono lì impietose ad indicarci quanto drammatica sia la situazione. Il fatto poi che i nonni, che dovrebbero essere la memoria positiva autentica e benevola del vivere, si mettano a regalare i vari gratta e vinci ai nipoti, è assurda e profondamente diseducativa.
I nonni infatti rappresentano la continuità degli affetti , la memoria di chi ha sudato per vivere e soprattutto dovrebbero essere di esempio per i figli e per i nipoti. A maggior ragione in questo “ tempo cattivo” (così lo chiama Papa Francesco ) ove tutti tendono o a drammatizzare la situazione e dove la prima malattia d’Europa è la depressione!
Se i nonni hanno imparato qualche cosa dalla loro vita dovrebbero incitare tutti all’impegno e alla fatica per poter superare e migliorare le fatiche della modernità. Insomma è arrivato il momento di mettere in campo quante più risorse intellettive, affettive, educative possediamo per poter traghettare verso il meglio e il nuovo questo mondo che arranca e fa fatica.
Ma allora cosa possiamo fare noi nonni ?
C’è un documentario bellissimo che, a mio parere, descrive bene il compito dei nonni oggi e riguarda la vita dei pinguini imperatori al polo. I pinguini imperatori infatti , quando il freddo si fa pungente e la bufera imperversa, si stringono l’un l’altro in cerchio per proteggere i piccoli e per scaldarsi a vicenda.
Questo è il compito dei nonni. Per primi dovrebbero indicare ai figli e ai nipoti che la volontà e l’impegno sono gli ingredienti necessari per resistere alle fatiche e per sollevarsi durante le intemperie. I regali allora , al posto di esser legati alla futilità e alla fortuna menzognera come lo sono i “gratta e vinci”, dovrebbero essere quelli legati a stimolare nei nipoti l’impegno e la solidarietà, la fratellanza e la sorellanza universale.
Un buon libro , un giocattolo che stimoli la fantasia e l’altruismo, una fotografia di un bambino sopraffatto dalla miseria che invogli il nipote a mettere i propri risparmi a suo favore, una videocassetta di un film che stimoli la solidarietà , ecc….sono tutti regali che testimoniano la verità dell’amore.
Perché i nonni non possono pensare che la vita sia fortuna o sfortuna, ma possono testimoniare che merita di essere vissuta sempre, sia quando il tempo è buono che quando è cattivo. Solo che per fare questo occorre elevare il canto della vita che è il canto dell’amore , dell’impegno della solidarietà- e della fatica.
Per favore carissimi nonni, fate i nonni. Perché essere nonno significa la cosa più bella che ci sia: avere la possibilità di donare il meglio ai nipoti alle generazione che verranno dopo di noi.
E non è questa il regalo più bello?