Davanti a certi episodi di cronaca nera si rimane senza parole… il male è intorno a noi… ma perché si arriva a questi eccessi, addirittura a uccidere i propri figli?
Laureato in psicologia, consigliere dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, esperto in psicologia evolutiva e scolastica, è nella redazione del giornalino Big Bambini in giro. ha pubblicato per Città Nuova: I linguaggi del corpo (2007); Comunicare fuori e dentro la famiglia (nuova ed. 2012), Crescer(ci) (2010); Mio figlio disabile (2011); con Giuseppe Milan, L’epoca delle speranze possibili. Adolescenti oggi (2010); Educare al sacro (2011); Mio figlio disabile (2011); Nonni oggi (2013); Crescere è una straordinaria avventura (2016); con Stefania Cagliani, Ad amare ci si educa (2017).
Davanti a certi episodi di cronaca nera si rimane senza parole… il male è intorno a noi… ma perché si arriva a questi eccessi, addirittura a uccidere i propri figli?
Mario, padre di Diego ed Elena, gemelli di 12 anni, consuma la più grande tragedia, uccide i figli e poi si toglie la vita. Sembra per vendicarsi della moglie che voleva lasciarlo, tanto che le lascia scritto: “non li rivedrai mai più”.
Eppure con i figli pare avesse un buon rapporto, era conosciuto come un buon padre, attento ai loro bisogni. Ciò è straziante e angoscioso, pieno di tutto quanto di depressivo si possa immaginare.
Alcuni psichiatri si sono cimentati nel cercare di interpretare il gesto folle. C’è chi vede la causa nella lucida malattia mentale del padre. Qualcun altro cerca causa nella profonda immaturità del padre, incapace di gestire la relazione con la moglie. Di fronte alla crisi emotiva e affettiva, si vendica commettendo l’insano gesto.
Si fa fatica a commentare un episodio del genere. Sembra che il nostro cuore non abbia spazio per accogliere questa tragedia. Pare che l’unico vincitore sia il male, questo nemico accovacciato dentro di noi, che spesso ci aggredisce coi suoi pensieri nefasti, ai quali concediamo spazio.
Certo, nessuna giustificazione al male. Ma chi è esente da questo? Ricordiamoci Pascal quando dice: “l’uomo a volte è una bestia, altre è un angelo”. Ecco perché occorre una giustizia, alla fine una giustizia ci deve essere, non tanto e non solo quella di noi esseri umani, ma quella di Dio, che conosce l’intimo di ciascuno.
Come credenti, mentre ci uniamo al dolore della madre, e auspichiamo per i gemelli la vera vita che quaggiù è finita troppo presto, impegniamoci con tutte le nostre forze affinché ogni persona impari a gestire le proprie emozioni, anche le più negative. E impari a gestirle con una formazione umana e sociale costante, insieme alla confidenza semplice e umile in Dio, in grado di rendere giustizia di tutto. Di tutto.
Li abbiamo riempiti di regali… ma quali parole dire ad un bambino e ad una bambina ad inizio anno? Cosa augurare ai nostri figli? Pietro
La leggo spesso, ma mi sembra che spesso più che da psicologo lei dia risposte da teologo. Mi sbaglio? Pietro
Perché tante separazioni? Perché, nonostante il progresso, ci sono tante sofferenze dovute a separazioni, divorzi, famiglie in crisi? Non possiamo fare niente? Luca
Sono molto preoccupata per mio figlio Luca, disabile, insufficiente mentale lieve. Temo che verrà preso in giro, denigrato. Insomma cosa posso fare? Angela (Bergamo)
Mio figlio (12 anni) comincia a ricevere sul cellulare foto e video pornografici. Cosa mi consiglia? Anna
Dovrei parlare dell’angelo custode al mio bambino di 3 anni o è meglio di no? Tiziana