Quale augurio farebbe per il 2020 che inizia?
Laureato in psicologia, consigliere dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, esperto in psicologia evolutiva e scolastica, è nella redazione del giornalino Big Bambini in giro. ha pubblicato per Città Nuova: I linguaggi del corpo (2007); Comunicare fuori e dentro la famiglia (nuova ed. 2012), Crescer(ci) (2010); Mio figlio disabile (2011); con Giuseppe Milan, L’epoca delle speranze possibili. Adolescenti oggi (2010); Educare al sacro (2011); Mio figlio disabile (2011); Nonni oggi (2013); Crescere è una straordinaria avventura (2016); con Stefania Cagliani, Ad amare ci si educa (2017).
Quale augurio farebbe per il 2020 che inizia?
Il mondo è ateo perché non adora. Questa frase, pronunciata dal grande teologo Von Balthasar, che sembra destinata ai credenti, in realtà contiene un messaggio profondo, unico ed evidente: la verità delle cose sta nell’intimo, nell’interiorità.
Infatti già il grande filosofo Kant nei suoi studi arrivò a definire la legge morale dentro l’uomo la fonte della vera gioia. Questo messaggio quindi non è destinato solo a chi crede, ma a ciascuna persona vivente, in quanto basta un imperativo dentro l’essere umano che lo spinge verso il bene o verso il male, per determinare gioia o tristezza.
E per fortuna che è così, in quanto il fatto di avere una direzione, un orientamento verso il bene, è decisamente l’origine della speranza. Certo quando e come ci si approssima al bene dipende dalla libertà di ciascuno, che volontariamente vi può aderire o no.
Quindi la nostra libertà non è cieca, non siamo gettati sulla Terra e destinati alla morte, come scriveva Heidegger, ma donati a noi stessi, con la possibilità del bene, del bello e del buono.
Nel 2020 allora è necessario riprendere con coraggio ad essere uomini autentici, che dotati dell’amore libero verso il bene possono, se vogliono, determinare il bene verso tutto e tutti.
E allora chiediamoci: come fare tutto questo?
La nascita del bambino, di ogni bambino, che col suo amore passivo testimonia il totale abbandono verso il padre, è il prototipo di ogni essere umano. Infatti obbedendo fiduciosi alla legge umana iscritta in ciascuno, e lasciandoci guidare da essa, noi realizziamo il nostro essere uomini. Adorare il bambino allora significa coraggiosamente rispettare questa legge, imparare da questa legge.
Ma per fare questo occorre essere umili, intelligenti, intuitivi, come lo è il bambino.
Questo è l’augurio: diventiamo bambini. Buon anno a tutti
La depressione è la prima malattia d’Europa. Lo scoraggiamento per come va il mondo sembra essere sempre alle porte. Come se ne esce? Cosa possiamo fare? Laura
Il mio bambino sta cambiando (crescendo?). È diventato più taciturno e sgarbato. Quando si guarda allo specchio non “si piace”. Sono un po’ preoccupata… sentendo quello che combinano gli altri adolescenti! Una mamma
Si parla dell’importanza di fare i test genetici pre-gravidanza o durante la gravidanza, per accorgersi di eventuali malattie genetiche rare del bambino prima che nasca. Questo è giusto. Ma così non si aumentano le paure dei genitori e la facilità con cui si ricorre all’aborto in caso di problemi del nascituro (vedi bambini down)? Una (futura spero) mamma
Mio marito se ne è andato. Mio figlio ventenne è ribelle e mi tratta come una serva. Non ce la faccio più. Lo devo buttare fuori di casa?
Le baby gang sono un incubo. Dobbiamo inasprire le pene e diminuire l’età di carcerabilità? Sergio
Quanto conta l’esempio positivo o negativo dei grandi nella formazione del carattere litigioso o amichevole dei bambini?