Mio figlio è permaloso e si arrabbia facilmente. Ha un pessimo carattere, cosa posso fare? Un papà
Mia figlia ha un carattere debole e fa tutto quello che gli altri le dicono. Cosa posso fare per renderla più sicura. Una mamma
Laureato in psicologia, consigliere dell’Ordine degli psicologi della Lombardia, esperto in psicologia evolutiva e scolastica, è nella redazione del giornalino Big Bambini in giro. ha pubblicato per Città Nuova: I linguaggi del corpo (2007); Comunicare fuori e dentro la famiglia (nuova ed. 2012), Crescer(ci) (2010); Mio figlio disabile (2011); con Giuseppe Milan, L’epoca delle speranze possibili. Adolescenti oggi (2010); Educare al sacro (2011); Mio figlio disabile (2011); Nonni oggi (2013); Crescere è una straordinaria avventura (2016); con Stefania Cagliani, Ad amare ci si educa (2017).
Mio figlio è permaloso e si arrabbia facilmente. Ha un pessimo carattere, cosa posso fare? Un papà
Mia figlia ha un carattere debole e fa tutto quello che gli altri le dicono. Cosa posso fare per renderla più sicura. Una mamma
La prima cosa che possiamo fare tutti quanti è togliere dai nostri pensieri l’idea che esista un carattere bello e un carattere brutto, un carattere difficile e un carattere facile. Questa idea è pericolosa perché condiziona i nostri rapporti e soprattutto tende a categorizzare le persone.
No, ciascuno ha il proprio carattere, e ogni carattere, ogni temperamento presenta fragilità e opportunità, presenta caratteristiche che possono trasformarsi in aspetti positivi o negativi. Tutto dipende da come ciascuno lo utilizza.
Ad esempio la persona timida e attenta ai particolari, può essere premurosa e di aiuto per tanta gente; viceversa, se non utilizza bene il proprio temperamento può ritirarsi e fuggire le proprie responsabilità.
La persona intraprendente, invece, utilizza bene le proprie caratteristiche se è decisa nelle cose positive che fa, portando fino in fondo gli impegni presi; viceversa può trasformarsi in una persona aggressiva, imponendo agli altri il proprio punto di vista.
Tutto dipende da come utilizziamo le nostre risorse, il nostro temperamento. E quando ci occupiamo degli altri, possiamo favorire gli aspetti positivi di ciascuno, cercando di sostenerli e incoraggiarli in tutto quello che fanno.
Maestro di questo è stato il grande educatore san Giovanni Bosco, che quando aveva a che fare con carcerati o persone che avevano sbagliato, cercava di sostenere gli aspetti preponderanti e positivi del loro carattere. Il risultato? Quando questi uscivano dal carcere, tendevano a dare il meglio di sé, a vivere meglio e realizzare il proprio positivo.
Sono un po’ depresso per il fatto che la pandemia non finisce mai, tra rossi, arancioni, gialli…
Ogni volta che accendo la tv non c'è altro che grida, schiamazzi e scontri sterili...
Ho sentito dire in tv che noi anziani non siamo produttivi... che ne pensa?
Mi sento sottoposta ad uno stress incredibile tra la paura del virus, gli orari della giornata sconvolti, la tensione al lavoro… e i bambini ci vanno naturalmente di mezzo. Non so che fare. Una mamma
Ho letto l’ultimo libro di Crepet: Vulnerabili. Alcune cose le condivido, altre meno. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa lei…
Cosa fa si che uno sia attratto da un video horror? Che dire di chi pensa che non fa male essendo finto? Oreste